"La teoria può esplorare l'universo al di là della capacità dei più potenti telescopi" afferma il fisico D.W.Sciama. Come ha avuto origine l'universo? A questa domanda hanno cercato di rispondere diverse teorie, in particolare quella di Stephen Hawking e Roger Penrose.
L'uomo può viaggiare nell'universo, ma il viaggio inizia dalla terra: la maggior parte delle osservazioni sono geocentriche e hanno per oggetto i diversi punti di quella cupola, simile a una semisfera e limitata dal cerchio dell'orizzonte.
Le stella hanno una propria vita: nascono, crescono, muoiono. I tempi sono dell'ordine dei miliardi di anni, non potendo osservare direttamente l'evoluzione stellare si devono cercare oggetti di età diversa per ricostruirne la vita e lo sviluppo.
Gli astronomi devono basarsi su una miriade di piccoli indizi per determinare come la nostra galassia e le sue simili siano nate circa un miliardo di anni dopo il big bang e come abbiano assunto la loro forma attuale. Tali indizi sono l'età, la distribuzione e la composizione chimica di stelle e ammassi stellari. Ci sono diverse ipotesi sulla nascita della nostra galassia, la via Lattea, in base alle quali alcuni osservatori ritengono che la causa della sua formazione sia nel collasso di una grande nube di gas, altri invece nella fusione di numerosi frammenti di una nube che diede origine alla protogalassia
In astrofisica un buco nero è un oggetto celeste che esercita un'attrazione gravitazionale così intensa da impedire alla materia e anche alla luce (o a qualunque altra radiazione elettromagnetica) di allontanarsi da esso: in questo senso, non emette luce ed è quindi nero. La materia è estremamente addensata in una regione di spazio relativamente piccola, tanto che, in teoria, la sua massa può essere considerata riunita in un punto: un buco nero di massa pari a quella del Sole avrebbe un raggio di 3 km, mentre per una massa pari a quella della Terra il raggio sarebbe di solo 1 cm.
Astro centrale del sistema centrale di cui fa parte la terra, sorgente inesauribile di luce e di calore, fonte di ogni forma di vita, cuore dell'organismo planetario al quale le sue palpitazioni luminose apportano fecondità. Per l'uomo è l'astro più luminoso del cielo; brilla di splendore incomparabile e la sua luminosità apparente è - 26,7. In realtà il sole non è che una stella simile a quelle che vediamo a migliaia sulla volta del cielo. È una stella fissa della serie principale( diagramma di Hertzprung- Russel), cioè del tipo più comune e neppure delle più grandi; è uno dei cento miliardi di astri che formano il sistema galattico sulla Via Lattea.
La scoperta di meteoriti di origine marziana e la recenti
missione spaziale Mars Pathfinder hanno riacceso l'interesse degli scienziati
e del pubblico per il "pianeta rosso" Giove con il suo corredo di satelliti
rappresenta il prototipo di pianeta "gigante" .Non è escluso che
in alcuni satelliti, in particolare Europa, non si possano rinvenire forme
primitive di vita.
Venticinque anni fa, mentre campionavano la superficie lunare, Nell A. Armstrong ed Edwin "Buzz" Aldnn, Jr., non stavano soltanto raccogliendo polvere secca e scura: stavano anche viaggiando nel tempo. Il volo con l'Apollo il attraverso 380000 chilometri di spazio li aveva fatti anche tornare indietro nel tempo di miliardi di anni. Le rocce prelevate hanno rivelato l'origine violenta e sorprendente della luna, la sua composizione e la sua età.
Fin dall'antichità l'uomo si è sempre interrogato sull'esistenza di altre forme di vita intelligente nell'universo, giungendo però a risposte vaghe ed imprecise, spesso basate su credenze religiose o sul banale senso comune. D'altra parte una risposta positiva a questo interrogativo rappresenterebbe sicuramente la più importante scoperta del genere umano dalla sua nascita. Recentemente è iniziata la "caccia" a nuovi pianeti:mentre risulta piuttosto semplice osservare la presenza di stelle nell'intero universo, è alquanto difficile compiere studi diretti che ci testimonino la presenza di pianeti nei sistemi extrasolari. Superando numerose difficoltà sono stati scoperti pianeti quali un gigante gassoso nel sistema 51 Pegasi, un sistema planetario intorno a 70 Virginis ed a 47 Ursae Majoris.
Molti degli interrogativi che gli scienziati si pongono
circa i fenomeni climatici e le trasformazioni del nostro pianeta sono
ancora
senza risposta Uno dei problemi su cui si punta l'attenzione,
è quello dell'innalzamento del livello del mare, fenomeno tanto
misterioso quanto preoccupante.
Last Updated: Marzo-13-1998
Web Author:
Michele Sacchetti
Web Assistent : Giovanni Vaccari