E' una specie biennale, della famiglia delle Ombrellifere, annuale in coltura. Presenta nel primo anno un fusto ridotto, su cui si inseriscono le foglie pennatosette con picciolo carnoso e costoluto; nel secondo anno il fusto completa il proprio sviluppo e compaiono i fiori, piccoli, di colore bianco verdastro e riuniti in ombrelle composte; il frutto, comunemente detto seme, è un diachenio. Si distinguono il sedano da costa (Apium graveolens dulce), di cui si utilizzano i piccioli fogliari lunghi e carnosi, ed il sedano rapa (Apium graveolens rapaceum), di cui si consuma la radice, molto ingrossata e globosa La semina viene effettuata in semenzaio. Il trapianto viene effettuato nella tarda primavera per le produzioni estive autunnali o in estate per quelle autunno vernine. Il ciclo della pianta è di 6-7 mesi; 25-30 giorni prima della raccolta del sedano da costa si pratica l'imbianchimento, legando i cespi di foglie e rincalzando le piante con la terra o ricoprendole con altri materiali. Originario di zone umide il sedano mal si adatta a climi siccitosi; nelle zone meridionali è perciò necessario garantire frequenti irrigazioni. E una pianta che ha dimostrato di soffrire particolarmente la coltivazione in vaso, si è accresciuta con estrema difficoltà ed è stata soggetta più delle altre di furiosi attacchi di afidi. La produzione è stata pertanto molto scarsa. Sicuramente è consigliabile la coltivazione in pieno campo trapiantandola verso maggio-giugno. Un'area da 1,5 x 1,5 dovrebbe essere sufficiente per coltivare circa 50 piante di varietà autoimbiancante. Dopo il taglio la pianta rigetta, come si vede chiaramente nella foto a lato. Si raccoglie verso la fine di agosto e comunque non oltre le prime gelate ripulendo bene il terreno. La pianta tenuta in vaso, invece, può essere conservata in luogo protetto e mediamente soleggiata. Il sedano subisce varie alterazioni
fisiologiche come ad esempio: cuore nero, caratterizzato da imbrunimento
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