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PARCO DEL PINETO
ASPETTI DELLA FLORA E DELLA VEGETAZIONE


Il maggior numero di specie si registra nelle zone boschive ad Ovest,  dove sono state rilevate di recente circa 450 entità. Le colline del Pineto sono costituite da sabbie giallastre e bianche, con intercalazioni di ghiaie e supportate da argille. La compresenza di sabbia ed argille crea differenti tipi di umidità del terreno e quindi differente vegetazione. L'inclinazione dello strato di argille marnose impermeabili crea, in alcune zone, ristagni che spiegano il dimorfismo delle associazioni vegetali presenti.

Quella che segue è una "mappa cliccabile" della vegetazione del parco che abbiamo realizzato sulla base della "carta della flora" del piano generale di assetto elaborato dall'Ufficio Tutela Ambiente del Comune di Roma.

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Il Pineto è ricoperto, nella parte Nord e in quella centrale, da piccoli boschi con uno strato arboreo alto 10-12 metri, un primo strato arbustivo alto circa 5 metri, un secondo alto un metro e uno strato erbaceo di 50-70 cm. Tra le specie legnose troviamo: le sempreverdi (Quercus suber), le caducifoglie (Quercus frainetto, Corylus avellana); ed infine i raggruppamenti arbustivi (Cistus salvifolius e Erica arborea).


All'interno del Parco è importante notare due aspetti della vegetazione:

  • la presenza diffusa di popolamenti boschivi a Quercus suber;
  • la convivenza di elementi mesofili (Quercus frainetto, Corylus avellana) con elementi termofili e xerofili (Quercus pubescens, Erica arborea);


A causa dell'effetto antropico e di fenomeni di ibridazione, la ricchezza floristica tende a dimunuire.
Analizzando il fenomeno dell'antropizzazione si può notare che sulle colline, dove il bosco si apre,  la vegetazione a macchia è ampiamente estesa, il territorio restante è destinato alle coltivazioni a pascolo. I popolamenti boschivi, inoltre, risultano danneggiati dal taglio degli alberi, dagli incendi e dal pascolo che ne mette in pericolo la sopravvivenza.