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BOSCO DI SUGHERA
Il bosco è situato sulla sommità della collina mediana e su un pendio molto acclive con esposizione Nord-Est. E' formato da alberi sempreverdi, tra i quali abbiamo riconosciuto un solo esemplare di specie caducifoglia, una Farnia (Quercus robur) alta circa 8 m. Lo strato arboreo copre l' 80% del territorio rilevato ed è costituito prevalentemente dalla sughera (Quercus suber) alta circa 12 m. Sotto gli alberi crescono varie specie di arbusti: Biancospino (Crategus monogyna), Ginestra dei carbonai (Cytisus scoparius), Ginestrellla comune (Osyris alba), Erica arborea (Radica), Mirto (Myrtus comunis), Citiso trifloro (Cytisus villosus) e Cisto (Cistus salvifolius). Lo strato arbustivo è formato da individui sparsi quindi non è molto denso; inoltre da rilievi effettuati il 17 Maggio '96 abbiamo asservato che nelle radure del bosco erano presenti molte specie erbacee fiorite quali: Asparago (Asparagus acutifolius), Carice glauca (Carex flacca), Perlina Maggiore (Parentucellia viscosa), Erba mazzolina (Dactylis glomerata), Asfodelo (Asphodelus microcarpus), Sonaglini maggiori (Briza maxima) e Boccione maggiore (Urospermum dalechampii). Sughere presso solchi di erosione della Collina Mediana Il bosco di sughera costituisce l'aspetto di vegetazione forestale più rappresentato nel territorio del Parco del Pineto. Abbiamo potuto osservare che questi boschi, in generale di limitata estensione e frammentari, ricoprono i versanti dei rilievi collinari e risultano più estesi nella Collina Mediana. L'aspetto di queste associazioni vegetali è quasi sempre molto simile a quello descritto per la stazione che abbiamo rilevato: si tratta di boschi piuttosto giovani, interrotti da frequenti radure, con un sottobosco non denso ma comunque ricco di specie arbustive ed erbacee diverse. La ricchezza floristica è più elevata nelle radure, dove le specie della sughereta si mescolano con quelle della macchia e dei prati. Questi boschi possono essere considerati semi-naturali, infatti la loro presenza è legata al clima caldo-umido di quest'area, al suolo acido dei territori del Parco, e anche all'intervento dell'uomo che in passato ha favorito la diffusione della Quercia da sughero soprattutto con la pratica dell'incendio, a cui quest'albero resiste grazie alla caratteristica corteccia. Altre specie di querce sempreverdi, in particolare il Leccio (Quercus ilex), sebbene presenti sono fortemente diminuite col tempo. Oggi questi boschi hanno un valore ambientale elevato nel territorio romano, e in particolare nel Parco del Pineto. Un tempo erano inclusi negli estesi boschi subcostieri tirrenici, oggi la sughereta del Pineto è una parte significativa di una formazione in passato molto più vasta, che si estendeva nella zona Nord-Ovest di Roma, comprendente le zone della Pisana, di Brava, di Casetta Mattei e dell'Insugherata. I lembi residui di questi boschi ancora visibili nelle zone citate, meritano una particolare protezione. |