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BOSCO MISTO

 

Il bosco misto si trova lungo i pendii più freschi, con esposizione a Nord-Est e dove il terreno è più umido.

misto_p.gif (125529 byte) Il bosco misto a Nord della Collina Mediana  

In questo tipo di bosco abbiamo individuato tre strati: uno arboreo, uno arbustivo, uno erbaceo. La componente arborea è costituita da diverse specie di querce, in particolare abbiamo notato una prevalenza di caducifoglie, infatti in occasione del primo rilievo (28.3.96) non era stato possibile determinare gran parte degli alberi in quanto non avevano le foglie.  

Con l'escursione effettuata nella primavera avanzata l'aspetto del bosco era completamente mutato proprio a causa della comparsa delle foglie. Le specie che costituiscono lo strato arboreo sono: Quercia da sughero (Quercus suber), Farnia (Quercus robur), Farnetto (Quercus frainetto), Olmo comune (Ulmus minor), Acero campestre (Acer campestre).

Questi alberi raggiungono un'altezza media che varia dagli 8 ai 14 metri, con il diametro del tronco dai 23 ai 35 centimetri, in generale coprono il 90% del suolo, rendendo così la zona particolarmente ombreggiata. Fra gli alberi rilevati le latifoglie decidue coprono l' 80% della superficie esaminata, le sempreverdi hanno una copertura del 20%.

Lo strato arbustivo, che ricopre il 10% del territorio e che misura un'altezza di circa 0,60 m, appare diradato e costituito da specie diverse quali: Biancospino (Crataegus monogyna), Ginestra dei carbonai (Citisus scoparius), Rosa di San Giovanni (Rosa sempervirens), Pungitopo (Ruscus aculeatus); per la maggior parte di queste specie è stato possibile notare la presenza di fioriture.

Tra le specie erbacee che abbiamo rilevato le più rappresentative sono: Asfodelo (Asphodelus microcarpus), Paleo silvestre (Brachypodium sylvaticum), Stracciabraghe (Smylax aspera), Asplenio maggiore (Asplenium onopteris), Caprifoglio comune (Lonicera caprifolium), Felce aquilina (Pteridium aquilinum), Erba di S.Lorenzo (Ajuga reptans), Robbia selvatica (Rubia peregrina).

Lo strato erbaceo presente dipende da un'elevata umidità del suolo che in altre aree del Parco è abbastanza scarsa. Lo sviluppo dello strato erbaceo è comunque limitato per la poca penetrazione della luce.