Si tratta di due settori strettamente legati tra loro, all'insegna della conservazione e della tutela di patrimoni che, armonizzati tra loro in una sintesi di passato e futuro, costituiscono importanti fattori di miglioramento della qualità della vita individuale e collettiva.
Decisive, a questo riguardo, saranno le politiche amministrative, con progetti di salvaguardia territoriale che coinvolgono anche i beni archeologici e monumentali, l'arredo urbano, il riciclaggio dei rifiuti civili ed industriali, nonché la ricerca di tecniche di coltivazione a basso impatto ambientale.
Le professioni di verificatore e di certificatore ambientale non si possono certo inventare da un giorno all'altro, perché richiedono qualificazione ed esperienza sul campo. L'IPA servizi, che si occupa di formazione e certificazione ambientale, affida questi compiti a persone che all'interno dell'azienda si sono occupati di sicurezza, qualità e ambiente. Secondo la norma ISO 14.012, gli auditor ambientali (i quali per lo più provengono da una formazione universitaria con laurea scientifica) devono aver maturato un'esperienza di almeno quattro anni e devono conoscere gli aspetti tecnologici, impiantistici e le norme sull'ambiente, nonché le tecniche di audit. Requisito fondamentale è, infatti, saper condurre un audit, che consiste nella verifica, analisi e monitoraggio dei livelli di impatto ambientale dell'impresa e nell'identificazione delle soluzioni per diminuirlo. Questa professione è condotta in équipe, alle dirette dipendenze dell'ente di certificazione o come consulenti. Nell'ambito del franchising, la società di servizi "Recupero Services" consente di mettersi in proprio per diventare manager ecologico (o ecomanager) con due funzioni: attività di intermediazione nel campo dello smaltimento dei rifiuti e consulenza a 360 gradi su tutto ciò che riguarda la sicurezza, l'ecologia, la qualità.
Altri sbocchi professionali nel settore sono: manager del territorio e di aree protette, arredatore urbano, bioingegnere e bioarchitetto, guardia ecologica, florovivaista, tecnico della qualità ambientale, agronomo esperto nella lotta ai parassiti, tecnico di agricoltura biologica.
Anche nel settore dei beni culturali si creeranno spazi, nonostante la forte concorrenza, per manager museali, bibliotecari informatizzati, organizzatori di eventi.
Particolare attenzione alle nuove opportunità in questo campo ha rivolto l'Agenzia per l'Impiego del Lazio, considerando l'impulso che a tutto il settore sta dando e darà nei prossimi anni il Giubileo del Duemila. Delle 50 professioni identificate come di successo a breve e medio termine, cinque in particolare riguardano la salvaguardia e la promozione del patrimonio artistico: muratore addetto al restauro, assistente al restauro di dipinti su tela e supporti lignei, esperto Cad in rilievo e ricostruzione virtuale di ambienti architettonici e archeologici, tecnico Cad in rilievo e restituzione fotografica per la conservazione dei beni culturali, e infine l'imprenditore di beni culturali. Quest'ultimo è un professionista che, nei settori della progettazione, sviluppo e gestione di servizi innovativi mirati alla valorizzazione dei beni culturali, è in grado di.