L'ETA' AUGUSTEA

Le scienze

 

La cultura romana lasciò sempre in disparte la ricerca scientifica e attuò una netta distinzione, anche concettuale, fra attività intellettuali e pratiche: pur considerando la scienza una disciplina idonea alle persone colte e ai ceti dirigenti della società, ritenne invece la produzione tecnica come un'attività riservata al popolo minuto, per la quale gli aristocratici non dovevano "sporcarsi le mani" rischiando il marchio di infamia di un lavoro manuale svolto per un salario.

Pur non essendo pochi i trattati scientifici e le enciclopedie che furono pubblicati nella vastissima produzione letteraria romana, tuttavia in tutte queste opere è sempre viva l'opinione che lo scienziato non debba ricercare le cause dei fenomeni naturali, campo di interesse esclusivo della filosofia, bensì solo descriverli.