RES GESTAE DIVI AUGUSTI

C. XX

Capitolium et Pompeium theatrum utrumque opus impensa grandi refeci sine ulla inscriptione nominis mei. Riuos aquarum compluribus locis uetustate labentes refeci et aquam quae Marcia appellatur duplicaui fonte nouo in riuum eius inmisso. Forum Iulium et basilicam, quae fuit inter aedem Castoris et aedem Saturni, coepta profligataque opera a patre meo, perfeci et eandem basilicam consumptam incendio, ampliato eius solo, sub titulo nominis filiorum meorum incohaui et, si uiuus non perfecissem, perfici ab heredibus meis iussi. Duo et octoginta templa deum in urbe consul sextum ex auctoritate senatus refeci, nullo praetermisso quod eo tempore refici debebat. Consul septimum uiam Flaminiam ab urbe Ariminum refeci pontesque omnes praeter Muluium et Minucium.

Ho fatto ricostruire il tempio Capitolino e il teatro di Pompeo, entrambe le opere con ingente spesa, senza alcuna iscrizione dedicatoria a mio nome. Ho fatto rimettere in funzione i canali degli acquedotti che andavano in rovina a causa dell'antichità in più luoghi e ho raddoppiato l'acquedotto, che è chiamato Marcio, dopo aver fatto immettere una nuova sorgente nel suo corso. Ho terminato il foro di Cesare e la basilica che si trovava tra il tempio di Castore e il tempio di Saturno, opera iniziata e lasciata a buon punto dal padre mio, e ho cominciato, ampliatane l'area, la basilica stessa consumata da un incendio con l'iscrizione del nome dei miei figli e, se non l'avessi terminata da vivo avevo ordinato che fosse terminata dai miei eredi. Console per la sesta volta ho fatto ricostruire in città per autorizzazione del senato ottantadue templi degli dei, pur non trascurando nulla di ciò che in quel periodo doveva essere ricostruito. Console per la settima volta ho fatto ricostruire la via Flaminia dalla città di Rimini e tutti i ponti tranne il Milvio e il Minucio.