La Valtur compie trent'anni e non è un caso che abbia lanciato una campagna per conquistare nuovi spazi di mercato nel settore del turismo. I risultati si dovrebbero tradurre in un raddoppio del fatturato entro il 2000, con un piano di 300 miliardi di investimenti in tre anni e la creazione di mille posti di lavoro nella sola Sicilia.
Il nuovo corso firmato Valtur punta su alcune leve fondamentali: destagionalizzazione dei villaggi, miglioramento di prodotto e attrezzature, rivalorizzazione dei "target" della clientela, massicci investimenti, apertura di nuove linee di "business", ridistribuzione delle agenzie, riqualificazione del personale, certificazione dell'azienda entro il 2000.
E' stato acquistato il nuovo villaggio di Hydra, in Grecia, e altre trattative sono già a buon punto per un altro, a Malta, dove troverà spazio "Valtur Wri", società che si occuperà dell'organizzazione dei centri esteri.
Nell'area caraibica i posti letto sono già saliti da quattrocento a cinquemila.
Altre iniziative riguardano poi il Brasile, dove è prevista l'apertura di quattro villaggi in tre anni, mentre alle Maldive si è in attesa della concessione, da parte del governo locale, di tre atolli per poter avviare i progetti.
Naturalmente gli investimenti non trascureranno l'Italia e, in particolare, la Sicilia.
Il tutto a fronte di robuste aperture al turismo congressuale, nonché a quello della salute, del benessere fisico e della terza età. Da questo "programmone" Valtur si aspetta di portare il fatturato dai 315 miliardi del 1998 ai 400 del 1999, per salire a 600 nel 2000 e addirittura a 1000 nel 2003. Con un exploit dell'incasso estero che dovrebbe arrampicarsi dal 3 al 30%.