Un tempo la luna era riservata agli eroi e un viaggio su di essa era un sogno irrealizzabile. Presto vedremo astronavi (dette Lunabus) di turisti sfrecciare intorno alla terra. Oltre agli alberghi nel cosmo si apriranno miniere e soprattutto industrie.
La vera sfida consiste nel costruire un veicolo spaziale riutilizzabile e redditizio. Chi riuscirà a realizzarlo aprirà le porte al turismo spaziale di massa.
Secondo una ricerca U.S.A. se il biglietto costasse meno di 19 milioni di lire, si troverebbero subito 500 mila astroturisti pronti a partire. Il fatturato annuo del turismo spaziale sarà di trentamila miliardi di lire già all’inizio del prossimo secolo. Vari Tour Operator stanno già raccogliendo prenotazioni per voli spaziali che, dal dicembre 2001, porteranno astronauti dilettanti a fluttuare in orbita. Nel prezzo (circa 170 milioni di lire) è compresa una settimana di addestramento.
Sarà poi la volta degli hotel in orbita: la stazione spaziale russa Mir sta per chiudere ma si pensa di utilizzarla come albergo spaziale e la Nasa pensa di agganciare un modulo privato alla imminente stazione spaziale internazionale.
Una società di Tokyo, la Shimizu, ha progettato un hotel orbitante da 200 posti e 110 milioni di lire per un week-end, e prevede di realizzare laboratori e alberghi sulla luna utilizzando cemento prodotto con materie prime locali, forse già a partire dal 2005.