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Acqua, materia "libera" della poesia:
"In quelle " chiare " " fresche " e " dolci acque " Petrarca vide, e sempre rivede, le " belle membra " di Laura. E voi stessi non potete scompagnare quelle acque da quella vista. Hanno specchiato quelle membra (chiare), le hanno ravvivate e quasi ringiovanite (fresche), le hanno avvolte come in un divino abbraccio (dolci). In quella memoria è la potenza e il fascino delle parole del Petrarca. Per il Petrarca tutta la natura vive per la memoria di Laura, si anima come toccata dalla sua presenza, dice la sua presenza".Chiare, fresche et dolci acque, Giuseppe De Robertis
Poliziano: il magnetico incanto di un'immagine"Qual altro poeta seppe adoperare con un senso sì fresco tre aggettivi in una volta con un senso sì necessario? Quellacqua davvero scorre (viva), luccica (chiara), ci tocca. E le parole paiono pietra durissima; sebbene abbiano vita e moto. Questo è Poliziano".Lerbe e fior, lacqua viva chiara e ghiaccia Giuseppe De Robertis Torna all'inizioAriosto: l'illusoria seduzione della bellezza segretaTrovossi al fin in un boschetto adorno, che lievemente la fresca aura muove. Duo chiari rivi, mormorando intorno, sempre l'erbe vi fan tenere e nuove; e rendea ad ascoltar dolce concento, rotto tra picciol sassi, il correr lento
Ecco non lungi un bel cespuglio vede di prun fioriti e di vermiglie rose, che de le liquide onde al specchio siede, chiuso dal sol fra l'alte querce ombrose; così voto nel mezzo, che concede fresca stanza fra l'ombre più nascose: e la foglia coi rami in modo è mista, che 'l sol non v'entra, non che minor vista.
Dentro letto vi fan tenere erbette, ch'invitano a posar chi s'appresenta. La bella donna in mezzo a quel si mette, ivi si corca ed ivi s'addormenta. "Contemplare una giovane donna distesa in un prato fiorito, tra due ruscelli che mormorano nellalto silenzio, è più seducente per un poeta immaginoso che condurla in un fastoso palazzo, fra un cerchio di sguardi ammirati. Non solo le strade che varcano di terra in terra, le foreste dove il viandante si perde, il mare immenso sono le scene dove il caso opera meglio i suoi prodigi e le sue sorprese: quei luoghi deserti sono anche quelli dove la mente fantastica meglio e sente meglio lincanto del suo silenzioso lavoro, la magia delle immagini che sorgono e dileguano".
Tasso: la tormentata sensualità del desiderio"Quel che colpisce anzitutto il lettore nelle opere tassesche, nelle maggiori come nelle minori, è una sensualità acuta e sottile, a cui sembrano adeguarsi soltanto modi singolarmente raffinati. Non nei temi erotici soli: il Tasso si sofferma sulle tormentose visioni dei suoi guerrieri, facendosi partecipe del loro non saziato desiderio che vien creando sempre nuove immagini delloggetto bramato".Salcun già mai tra frondeggianti rive
Marino: il fascino intenso della bellezza esteriore"Molti sono i versi del Marino, che hanno valore per se stessi, quasi fossero lirica da soli. Bastava un color vivo, un riflesso dacqua, una " verde ombretta ", un alito profumato a dargli momenti destasi contemplativa. Allora diceva a sé, più che agli altri i mobili e inquieti riflessi dellaria e dellacqua trovano spesso in lui immagini terse e soavi, quasi la sensualità corporea abbia perduto per un attimo il suo peso nella contemplazione artistica".Treman l'ombre leggiere ai venticelli,
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1998-99 I.T.C.S. "Jacopo Barozzi" MO
gruppo interclasse M.C.A. prof.ssa Laura Bortolani
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