L'ETA' AUGUSTEA
Annales, I-XI: L'analisi
libertatem et consulatum
la libertà, opposta al potere regio, monarchico, è tutt'uno con l'istituzione del consolato: i due consoli presero il posto del re ma furono sottoposti al controllo reciproco e del senato
il dictator, anticamente chiamato magister populi, era nominato da uno dei due consoli su invito del senato, in circostanze eccezionali e per un periodo non superiore a sei mesi: si sceglieva un vicario (magister equitum); il primo a essere designato dictator perpetuus fu L.Cornelio Silla (82 a.C)
il potere decemvirale è quello dei decemviri legibus scribundis che nel 452-451 a.C. scrissero le XII tavole, ebbero pieni poteri e funzione costituente; l'elezione dei consoli perciò venne sospesa
l'autorità (ius = potestas) consolare dei tribuni militari: dal 444 al 367 a.C. il consolato fu sostituito a periodi alterni dai tribuni militum consulari potestate, ufficiali dell'esercito, patrizi e plebei
è il potere assoluto del dominus: la signoria di L.Cornelio Cinna, capo del partito mariano e popularis, durò dall'87 all'84 (anni in cui conservò la carica di console); quella di Silla dall'82 al 79 (dictatura perpetua)
è il potere di fatto, non necessariamente legittimo (quale è invece la potestas); arma accentua le caratteristiche puramente militari del potere del secondo triumvirato
qui...accepit in cuncta discordiis civilibus fessa
è riassunta la causa ufficialmente riconosciuta del passaggio dalla repubblica al principato: la necessità di un moderator che ponesse fine alle guerre civili (donde la pax Augusta e la dulcedo otii); in nomine principis è contenuta l'ideologia del principato e la sua maschera propagandistica (il princeps è il primo senatore - titolo che Ottaviano ebbe nel 28 a.C.- la cui funzione era stata teorizzata pure dal repubblicano Cicerone ); sub imperium rivela infine la sostanza del potere reale del principato. Il passo tacitiano è un ottimo commento critico alla celebre formulazione delle Res gestae di Augusto: alla augustea auctoritas corrisponde il nomen principis di Tacito (autorità morale), alla potestas di Augusto il tacitiano imperium (potere reale)
II
nella prima parte del periodo sono sintetizzate le vicende del secondo triumvirato, nel seguito è rappresentata la graduale presa del potere (insurgere paulatim) da parte di A., che costruisce il suo dominio assoluto; da notare che l'accettazione del principato da parte della nobiltà senatoria superstite è definita servitium
III
il titolo onorifico di principes iuventitis designava in precedenza i giovani ufficiali di cavalleria del primo squadrone; la dissimulazione per cui Augusto finge di non volere per C. e L. Cesare onori principeschi rientra nell'atteggiamento propagandistico augusteo che presenta il principato come restaurazione della res publica
i nomi delle magistature erano gli stessi di prima; ossia era stato apparentemente restaurato l'ordine costituzionale, secondo la propaganda augustea
il successo di Augusto è dunque dovuto alla scomparsa della vecchia generazione e al fatto che la nuova, allettata dalla pax e dall' otium, scambia i vocabula delle magistrature repubblicane con la realtà
IV
rovesciato l'ordinamento politico; alla finzione propagandistica del caitolo III. si contrappone la verità effettuale
spogliatisi dell'uguaglianza; nel mos maiorum la aequalitas o sentimento di uguaglianza riguardava i diritti dei cittadini liberi e coincideva con la libertas senatoria
pochi disquisiscono vacuamente dei vantaggi della libertà, cioè di un illusorio ritorno alla repubblica
si allude all'episodio più oscuro nei contrastati rapporti fra Augusto e Tiberio: nel 6 a.C. questi si ritirò a Rodi, probabilmente per protesta contro la condotta dissoluta di Giulia, che Augusto gli aveva imposto come moglie, dopo averlo costretto a divorziare da Vipsania, da cui aveva avuto un figlio, Druso; difatti nel 2 a. C. esplose lo scandalo di Giulia, clamorosamente allontanata da Roma.
VIII
Augusto aveva depositato nel tempio di Vesta il suo testamento, unito alle Res gestae nell'aprile del 13, sedici mesi prima di morire
IX
il 19 agosto del 43 a.C. Ottaviano aveva ottenuto il primo consolato, il 19 agosto del 14 era morto
Corvo sei volte, Mario sette, Augusto 13 volte ( 43, 33, 31-23, 5 e 2 a. C.)
la potestà tribunizia tenuta ininterrottamente per trentasette anni: dal 27 giugno del 23 a. C.
era acclamato imperator il generale vittorioso, anche quando le vittorie erano dovute ai suoi legati
è l'originalità della costituzione augustea, per cui il potere assoluto fa a meno del regnum (concetto inviso ai romani) e della dictatura e si vela con il titolo più eufemistico di princeps
è il concetto di impero ecumenico, cardine della propaganda augustea (v. Virgilio, Eneide: Caesar, imperium Oceano...qui terminet)
si elogia la perfetta organizzazione dell'impero, costituito da tante province, grazie ai collegamenti militari, stradali e marittimi
la città in età augustea diventò monumentale: Augusto, Agrippa, Mecenate eressero fori, mausolei, templi, portici.
X
la cupido dominandi è stato il movente reale di Augusto.
nel 44 a.C. il primo atto del diciannovenne Ottaviano fu il reclutamento a sue spese di una banda armata
sempre nel 44 a.C., prima della guerra di Modena, due legioni del console M.Antonio, corrotte da donativi, passarono dalla parte di Ottaviano
per indebolire Antonio, che capeggiava il partito cesariano, Ottaviano si alleò momentaneamente con la fazione senatoria e ottimate, non esitando a schierarsi con i nemici del padre, per poi tradirli