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Le proprietà
specifiche dei gas (inafferrabilità, apparente mancanza di peso, invisibilità) hanno
fatto sì che lo studio scientifico di queste sostanze cominciasse molto tardi. Le
caratteristiche dell'aria fecero pensare agli antichi a qualcosa di simile all'anima o
anche alla divinità. Fu l'olandese van Helmont a coniare il termine GAS la cui origine risale probabilmente alla parola GEIST (che in tedesco significa SPIRITO) o CAOS. Lo scienziato italiano Galileo Galilei scoprì, attraverso una singolare dimostrazione sperimentale, che l'aria ha un peso specifico e che è cioè un CORPO MATERIALE. Galilei indicò anche un mezzo per stabilirlo. Anche Evangelista Torricelli, un discepolo di Galilei, ebbe una certa importanza nello studio dei gas. Infatti, effettuò un esperimento che costituì la base del barometro a mercurio anche se oggi si utilizzano per lo più barometri d'altro tipo. A sua volta Simon Stevin (1548/1620) fu il primo a contraddire, nel 1586, l'opinione radicata fin dai tempi di Aristotele, per cui i corpi cadono con diversa velocità secondo il loro peso, riprendendo un'esperienza già sviluppata da Galileo Galilei. Stevin fondò anche la moderna statica e idrostatica. E' sua la formulazione del PRINCIPIO DEI VASI COMUNICANTI. Principio dei vasi comunicanti: principio in
base al quale un liquido contenuto in recipienti comunicanti sale in essi allo stesso
livello, indipendentemente dalla loro forma e dal loro diametro. |