CASTELVETRANO - LA RISERVA NATURALE DEL FIUME BELICE


LA RISERVA ORIENTATA DELLA FOCE DEL BELICE

La riserva orientata è stata istituita il 14 marzo 1984 con decreto n° 83, ma il suo uso e i divieti vari sono stati regolamentati con apposito Decreto n° 823 del 30 maggio 1987.

Si tratta di un'estensione territoriale di circa 130 ettari denominata zona A (riserva) alla quale si aggiungono altri 140 ettari , classificati come zona B in quanto area della preriserva.

La riserva si estende lungo le coste per 5 chilometri circa, tra Marinella di Selinunte e il promontorio di Porto Palo, mentre all'interno è delimitata dalla linea ferroviaria Castelvetrano-Sciacca, sospesa già da anni.

Un elemento particolarmente interessante è rappresentato daI fiume Belice che, proprio in questa zona, sfocia neI mare.

Il tratto ultimo del fiume, infatti, penetra all'interno della riserva seguendo un percorso quasi rettilineo per, poi, distendersi parallelamente al litorale e, dopo aver formato un'ultima ansa, gettarsi neI mare.

La riserva è stata istituita, soprattutto, per favorire la conservazione e la ricostituzione delle formazioni dunali, della flora e della fauna tipiche degli ambienti sabbiosi.

Essa comprende ambienti diversi: le dune, la foce deI fiume con la tipica vegetazione palustre e, nella parte più interna, la macchia mediterranea sempreverde.

Le dune appaiono basse e ondulate e caratterizzano l'ampia spiaggia. Esse sono piccoli rilievi formati da granelli di sabbia, trasportati dal vento e sottoposti a lento e graduale mutamento della loro morfologia a seconda della direzione deI vento.

A causa della notevole carenza di acqua e di sostanze nutritive, dell'instabilità deI suolo e dell'escursione termica tra notte e giorno, solo alcune specie vegetali riescono ad insediarsi e adattarsi a vivere in condizioni così difficili.

Le piante che si possono osservare, per la maggior parte erbacee, sono dotate di particolari organi sotterranei (bulbi e rizomi) per accumulare e ritenere acqua: presentano nelle parti aeree accorgimenti che permettono di limitare la traspirazione.

Tra esse ricordiamo il Ravastrello Marittimo (Cakile marittima), la Calcatreppola (Eringium maritimum), il Giglio marino (Pancratium maritimum), la Santolina (Santolina chamaecyperissus), l'Erba medica marina (Medicago marina), la Tamarice (Tamarix gallica), la Scilla marittima (Urginea maritima), il Papavero cornuto (Glaucium flavum).

Molte di queste specie sono pioniere, riescono, cioè, a colonizzare le dune, operandone la fissazione e rendendole consolidate per il successivo insediamento di arbusti e di erbe.

Le dune, divenute stabili, diventano utili per l'ecosistema costiero, ostacolando i venti carichi di salsedine e impedendo l'avanzata della sabbia verso l'interno.

Alcune specie vegetali, in particolare il Fiordaliso delle spiagge, caratteristico di questa zona, oggi sono divenute rare lungo questo tratto di costa, in seguito aI disturbo arrecato al delicato habitat dunale.

In questa zona così ricca di vegetazione, vive una fauna ancora abbondante.

Infatti, sulle dune sabbiose trovano il loro ambiente ideale molte specie di artropodi. Per le sue abitudini singolari, spicca il Bachitripe capogrosso e, più internamente, si può osservare il Geotrupe marginato, dall'aspetto tondeggiante e di colore nero.

Sempre in questa zona, nidifica e depone le sue uova la Tartaruga marina (Caretta caretta), rettile appartenente alla famiglia dei Chelonidi.

La foce deI fiume, come ogni ambiente umido, ospita una vegetazione tipica delle zone palustri.

E' possibile notare la presenza di fitti cespugli di Giunco pungente, di Lisca maggiore e di Typha latifolia, mentre Cannuccia palustre, Zigoli e Larici sono diffusi lungo tutta la foce. Questo specchio d'acqua ospita una ricca avifauna, costituita soprattutto dal Fratino, dalle Folaghe, dalla Gallinella d'acqua, daI Beccamoscino e dalla Cannaiola. Vi si notano, anche, uccelli migratori stagionali quali: Anatidi, Aironi, Trampolieri, Gabbiani, Ghiandaia marina, Martin pescatore.

Una specie particolarmente interessante è l'Averla capirossa che, negli ultimi anni, ha fatto registrare una presenza sempre più rara a causa dell'uso indiscriminato dei pesticidi.

La fauna più caratteristica è costituita da invertebrati quali Molluschi bivalvi e da alcuni Rettili quali il Ramarro, la Lucertola e la Biscia dal collare.

Nella parte più interna, preriserva, suI Iato sinistro deI fiume, si innalza un pendio su cui cresce una macchia sempreverde, caratterizzata dalla presenza di specie vegetali tipiche deI paesaggio mediterraneo, come l'Olivastro, il Lentisco, il Cappero, l'Asparago spinoso, il Carrubo e la Palma nana.

SuI lato destro, questa vegetazione è quasi scomparsa sia perchè è stata sostituita da altre colture sia perchè sono state create delle cave di sabbia, oggi abbandonate, dove verdeggiano rari cespugli di Euforbia.

Flora

Fauna