L'energia nucleare
L'energia
nucleare (o atomica) sfrutta alcune particolarità del nucleo degli atomi. Gli atomi sono
le particelle, invisibili anche con paricolari microscopi, che compongono tutta la materia
organica e inorganica. Anche le cellule, che sono di dimensioni microscopiche, sono
composte da un numero enorme di atomi. Ogni atomo è costituito da una parte centrale, il nucleo, a sua
volta composto da un certo numero di protoni e neutroni, intorno al quale ruotano altre particelle chiamate elettroni. In alcuni elementi chimici, come per esempio nell'uranio 235, che ha 92 protoni e 143 neutroni, il
nucleo può essere instabile. L'instabilità può portare l'atomo a disgregarsi,
sviluppando energia sotto forma di radiazioni
nucleari. Questo fenomeno, chiamato fissione nucleare, viene prodotto artificialmente nelle centrali nucleari,
"bombardando" l'uranio con un neutrone. Il nucleo dell'atomo di uranio di
spezza, alcuni neutroni si liberano e colpiscono a loro volta altri atomi di uranio, si
innesca così una reazione a catena che produce un'enorme quantitaà di energia, chiamata
energia nucleare o atomica. Se la reazione è prodotta in una centrale nucleare, è sempre
controllata e i nuclei che vengono colpiti e si spezzano sono in numero limitato;
l'energia liberata anche sotto forma di calore, viene quindi trasformata in energia elettrica. Se la reazione a catena non è
controllata, si produce invece un'esplosione. E' il principio su cui si basa la bomba atomica.
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I vantaggi
offerti dall'energia nucleare sono molti, almeno per i Paesi che dispongono della
tecnologia avanzata per realizzare le centrali; tuttavia la produzione di energia
attraverso la fissione dell'atomo presenta degli inconvenienti gravissimi e di difficile
soluzione. Nelle centrali nucleari possono infatti verificarsi dei guasti, come è
accaduto a Chernobyl, in Russia, nel 1986. Qui le radiazioni
fuoriuscite dalla centrale hanno contaminato l'ambiente circostante che resterà
radioattivo per centinaia di anni, hanno causato la morte di migliaia di persone e
prodotto gravissime malformazioni fisiche in numerosissime altre, soprattutto tra i
bambini che all'epoca si trovavano nell'utero materno. Inoltre dalla centrale in fiamme si
sono alzate nuvole cariche di particelle radioattive vhe i venti hanno sparso per tutta
l'Europa e anche più lontano, con conseguenze che è difficile prevedere con sicurezza.
Un altro grave problema delle
centrali nucleari è costituito dallo smaltimento dei rifiuti radioattivi, le scorie,
generati dal processo di fissione. Attualmente l'opinione pubblica e il mondo politico e
scientifico sono divisi sull'opportunità di continuare a costruire centrali nucleari. Chi
è favorevole sottolinea che le fonti fossili sono in esaurimento e l'umanità rischia di
trovarsi, tra pochi anni, in piena crisi energetica. Chi è contrario sottolinea invece la
chiusura di tutti gli impianti nucleari e una maggiore applicazione nello studio delle
fonti di energia rinnovabili e non pericolose. In Italia attraverso un referendum, la
maggioranza dei cittadini si è espressa contro le centrali nucleari, che sono state
chiuse, aggravando però i problemi di approvigionamento energetico del nostro Paese. Per
risolvere il problema, gli scienziati di tutto il mondo sono oggi impegnati a trovare il
modo per produrre energia attraverso la fusione,
anziché la fissione, nucleare. Questo procedimento, la cui attuazione è
però ancora lontana, dovrebbe fornire energia più "pulita" e quindi meno
pericolosa per l'uomo e l'ambiente."
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