L’innovazione tecnologica
Nuove tecnologie e riqualificazione del lavoro
Italia più competitiva se anche la ricerca saprà aiutare le imprese
L’organizzazione scientifica del lavoro ha dominato la scena produttiva per oltre mezzo secolo, nonostante gli evidenti limiti denunciati spesso dalla classe lavoratrice. Negli anni Settanta è entrata in crisi, lasciando il posto alle nuove tecnologie.
La fabbrica automatizzata ha portato ad un cambiamento sostanziale: dal lavoratore che compie una serie di operazioni standardizzate e ripetitive, si passa al sorvegliante che "veglia" sul funzionamento dell’impianto. Non è più sufficiente un operaio privo di nozioni in materia: occorrono invece persone qualificate con una sufficiente preparazione tecnica e culturale.
La riqualificazione, però, è resa possibile dalle grandi trasformazioni sociali che sono venute a crearsi con l’avvento dell’automazione: maggior tempo libero e maggior potere decisionale dei sindacati, sempre più tesi alla ridefinizione dei tempi di apprendimento e dei criteri di riqualificazione.
Si passa, quindi, da un operaio con una semplice specializzazione meccanica a un tecnico con maggiori competenze culturali e organizzative nell’ambito del proprio lavoro.