L'innovazione tecnologica
Nel 1909 Henry Ford inventò e lanciò sul mercato la famosa automobile "modello T", vettura popolare che ben presto divenne il simbolo della cosiddetta "mass production", dove ad un aumento della produzione corrisponde un aumento dei salari e, quindi, del consumismo di massa. A partire da quel momento la produzione industriale negli Stati Uniti e nei principali paesi ad economia capitalista fu caratterizzata dai seguenti fattori:
Negli anni Cinquanta un'azienda automobilistica giapponese, la Toyota, iniziò a sperimentare un nuovo metodo di produzione che prese il nome di lean production (produzione leggera). Esso si fonda sulla combinazione di nuove tecniche manageriali (partecipazione collettiva alla fase di progettazione e libero accesso del personale a tutte le informazioni) con macchine sempre più sofisticate, per migliorare, più che aumentare, la produzione impiegando meno risorse e meno lavoro. Il modello giapponese, dopo essersi affermato nell'industria automobilistica, si sta diffondendo in tutti i settori produttivi: imprese europee e americane hanno infatti già da tempo apportato radicali cambiamenti nella struttura dell'organizzazione, per adattarla alle nuove tecnologie informatiche. Nell'era dell'informazione, il tempo e la conoscenza sono le risorse fondamentali: l'accesso istantaneo all'informazione e alla conoscenza comporta che le attività di controllo e coordinamento possono essere esercitate velocemente e ad un livello più basso della scala gerarchica. Pertanto, l'introduzione delle tecnologie informatiche, permettendo l'elaborazione orizzontale (e non più verticale) dell'informazione, ha favorito, in luogo della vecchia struttura piramidale, la nascita di reti o matrici che operano allo stesso livello dell'organizzazione. Si tratta della cosiddetta produzione per unità di processo, dove ogni unità è responsabile del livello qualitativo (che deve essere vicino al 100%) del prodotto, al fine di eliminare gli scarti e, di conseguenza, le scorte.