Le nuove ipotesi di riforma

Le conoscenze fondamentali della scuola

"Una cosa è certa: "cosa insegnare ai bambini e ai ragazzi delle prossime generazioni" (l'interrogativo postoci dal Ministro Berlinguer) è questione assai controversa, rispetto alla quale l'esperto non può non essere una collettività senza limiti, destinata a coincidere con la scuola, ovviamente, ma in prospettiva con la società tutta, e con le dinamiche della sua attuale, profonda trasformazione. La risposta a questo interrogativo non potrà mai trovare un punto fermo…"

"Relativamente all'esigenza di individuare dei quadri generali di riferimento entro i quali far maturare e collocare una serie di proposte di revisione degli orientamenti didattici (punto 2 del presente documento) e culturali (punto 3) della nostra scuola, la Commissione dei saggi per la definizione dei contenuti essenziali per la formazione di base ha centrato la sua attenzione prevalentemente su sette nodi problematici…"

"I nodi sono:

  1. le questioni relative alla sfera dell'identità: dell'individuo che si intende formare, del nostro paese (e delle sue tradizioni storiche, rilette in chiave internazionale), dei processi in atto di globalizzazione (vale a dire europeizzazione e mondializzazione) della cultura, della comunicazione, dell'economia, della politica;
  2. l'esigenza di dare un significato etico ed empirico all'obiettivo di "educare nella e alla democrazia": l'ultima riforma complessiva dell'istruzione, in Italia, è avvenuta più di settant'anni fa; sia il contenuto di tale riforma, sia la sua distanza temporale dall'Italia e dal mondo contemporanei continuano in varie forme a far sentire il loro peso;
  3. la dialettica che, in ordine all'organizzazione dei contenuti della formazione scolastica, si apre tra un'impostazione curricolare, affidata alla solidità dei quadri disciplinari di base (gli elementi istituzionali delle materie d'insegnamento), e una visione di tipo "reticolare", orientata ad individuare criteri più mobili di aggregazione delle future conoscenze e competenze dei giovani;
  4. il problema della sostenibilità sociale, culturale e ambientale delle dinamiche dello sviluppo, in ordine all'esigenza di coniugare le risorse disponibili con il bisogno di sicurezza e di aspettativa individuale e collettiva nel futuro;
  5. la messa in discussione di una visione esclusivamente "conoscitiva", "verbale" e "acorporale" dell'esperienza individuale e collettiva, e la conseguente promozione di elementi basilari di un sapere pratico, manuale e operativo;
  6. la questione del ruolo della cultura del lavoro nello sviluppo di un nuovo modello educativo;
  7. la sfida che l'innovazione tecnologica e la moltiplicazione delle fonti di informazione e di conoscenza pongono all'azione scolastica e all'individuo in crescita.

Su questi terreni, inevitabilmente, le opinioni dei membri della Commissione non sono state sempre concordi. Ma concorde è il loro considerarle espressioni di "emergenze" alle quali l'azione politica dovrà dare ascolto e risposte…"

Tratto dalla Sintesi dei lavori della Commissione a cura di Roberto Maragliano (13/05/97). La Sintesi e la Relazione finale della Commissione Tecnico-Scientifica sulle conoscenze fondamentali della Scuola sono reperibili in Internet all'indirizzo www.edscuola.com, in Archivio 1997, 13.05; la Relazione in download ipertesto.