Un composto di idrogeno e ossigeno

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Il ciclo dell'acqua e l'attività umana

 

                                                       

 

Acqua e vita:

H2O per la vita
Alla ricerca dell'acqua
A difesa dell'acqua

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H2O per la vita

          1781: Cavendish ottiene acqua combinando due gas con una scarica elettrica.

          1783: Lavoisier descrive la nuova natura molecolare dell'acqua.

Appena due secoli fa si scoprì, per opera di Cavendish e di Lavoisier, che l’acqua, la mitica sostanza, non era un elemento ma un composto. I componenti sarebbero stati chiamati Idrogeno e Ossigeno.

Il corpo umano contiene circa il 70 % di acqua, la cui presenza è indispensabile per il trasporto di anaboliti, cataboliti, ormoni e vitamine; nei processi respiratori e riproduttivi e nella funzione termoregolatrice. L'uomo mediamente contiene nel suo corpo da 47 a 48 litri d'acqua, che elimina soprattutto attraverso i reni, la respirazione e la traspirazione: ne deve rinnovare più di 2 litri al giorno, bevendo. L'acqua potabile migliore è quella che sgorga dalle sorgenti sotterranee, dopo aver percorso un lungo cammino tra le rocce del terreno.

L'acqua e' l'elemento indispensabile alla vita sulla terra, di cui determina la fertilità e la produttività. I primi insediamenti sorsero in prossimità dei corsi d'acqua, dei pozzi naturali o delle sorgenti e ancora oggi i maggiori centri abitati dipendono dai bacini di grandi fiumi, dal Reno al Nilo.

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Alla ricerca dell'acqua

L’uomo teme la sete e l’ha sempre temuta. Ora che conosce il ciclo dell’acqua, che considera quindi l’acqua una risorsa naturale e non un "seme divino", che ricorre, per trovarla nel sottosuolo, ad onde elettromagnetiche, che sa servirsi della tecnologia per "rigenerare", depurandola, quella che un tempo era considerata linfa rigeneratrice, che sa disegnare la mappa idrologica del suo paese, deve non solo cercare ancora l’acqua, ma anche difenderla e non sprecarla: prendendo maggiormente in considerazione, per esempio, le soluzioni prospettate dagli idrogeologi; riparando tempestivamente le condutture corrose dal tempo; lottando contro la contaminazione ad opera di sostanze chimiche non biodegradabili. Occorrono delle soluzioni per trovare ed avere quell’acqua che un tempo sgorgava per le pratiche di stregoni e rabdomanti.

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A difesa dell'acqua

1968: la Carta dell’Acqua

promulgata dal Comitato Europeo

per la salvaguardia della Natura e delle sue risorse

Non c’è vita senza acqua. L’acqua è un bene prezioso, indispensabile a tutte le attività umane.

Le disponibilità d’acqua dolce non sono inesauribili. E’ indispensabile preservarle, controllarle e se possibile accrescerle.

Alterare la qualità dell’acqua significa nuocere alla vita dell’uomo e degli altri esseri viventi che da essa dipendono.

La qualità dell’acqua deve essere tale da soddisfare le esigenze delle utilizzazioni previste; ma deve specialmente soddisfare le esigenze della salute pubblica.

Quando l’acqua, dopo essere stata utilizzata, viene restituita al suo ambiente naturale, essa non deve compromettere i possibili usi, tanto pubblici che privati, che di questo ambiente potranno essere fatti.

La conservazione di un manto vegetale, di preferenza forestale, è essenziale per la salvaguardia delle risorse idriche.

Le risorse idriche devono formare oggetto di un inventario.

La buona gestione dell’acqua deve formare oggetto di un piano stabilito dalle autorità competenti.

La salvaguardia dell’acqua implica un notevole sforzo di ricerca scientifica, di formazione di specialisti e di informazione del pubblico.

L’acqua è un patrimonio comune il cui valore deve essere riconosciuto da tutti. Ciascuno ha il dovere di economizzarla e di utilizzarla con cura.

La gestione delle risorse idriche deve essere inquadrata nel bacino naturale, piuttosto che entro frontiere amministrative e politiche.

L’acqua non ha frontiere. Essa è una risorsa comune che necessita di una cooperazione internazionale.

1977: a difesa dell’acqua

Il puntuale rifiorire, ogni estate, delle segnalazioni giornalistiche sulla rarefazione o addirittura la totale mancanza di acqua in numerosi comuni della penisola, piccoli e grandi, è testimonianza precisa della carenza di adeguati impianti, ma anche di sprechi per eccesso di consumi ingiustificati e talvolta irresponsabili.

Ma in materia di acqua, la siccità non è il solo problema che affligge il nostro Paese. Finita l’estate, alle prime piogge insistenti, ecco l’alluvione. Circa la metà dei Comuni Italiani ha subito in modo più o meno violento frane, smottamenti, allagamenti. Ancora una volta l’obiettivo della campagna è quello di richiamare l’attenzione, sia delle pubbliche autorità, sia dell’opinione pubblica e, in questo caso, l’obiettivo è perseguito attraverso messaggi diretti, logici, efficaci: "Se andiamo avanti così, l’acqua sarà più preziosa della benzina". "Se andiamo avanti così, tutta l’Italia sarà alluvionata". "L’acqua è un bene di tutti. Facciamo qualcosa per difenderla. Subito".

Agenzia di pubblicità: MAC Casa di produzione audiovisivi: B.B.E.

Acqua azzurra, Acqua chiara

insostituibile materia prima

via di comunicazione

elemento centrale degli ecosistemi

risorsa economica

Un quinto della popolazione mondiale non ha ancora accesso diretto all’acqua potabile, mentre i restanti quattro quinti ne abusano e la inquinano.

Parlare di "Civiltà dell'Acqua" significa volere salvaguardare una risorsa fondamentale ed insostituibile, perché per l'uomo, in particolare, la disponibilità di acqua di buona qualità è strettamente legata alla qualità globale della vita.

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Lo stregone

Acqua come dono degli dei

Lo stregone scavava una buca, la riempiva con uno straccio asciutto

e la ricopriva di terra. Se, dopo qualche giorno, lo straccio era umido,

riteneva che la divinità avesse esaudito la sua preghiera.

 

Acqua come risposta ad un metodo

Lo stregone non tirava ad indovinare: in realtà aveva intuito alcuni

segreti empirici e scavava, ad esempio, là dove saliva da terra un

vapore quasi invisibile, segno della presenza di acque sotterranee.

 

Il rabdomante

Acqua come tesoro scoperto per magia

Il rabdomante estraeva dalla bisaccia una bacchetta magica

biforcuta, dalla cui vibrazione individuava la presenza del

"tesoro bianco", stabilendo la profondità della falda dal

numero di giri. Questa tecnica fu prima condannata come

"opera del diavolo", poi adottata ufficialmente dagli Stati.

 

Acqua come risposta a facoltà sensitive

Una parte della scienza oggi riconosce al rabdomante la

facoltà di captare radiazioni e lo classifica come

radio-estesista, cioè sensitivo.

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1998-99   I.T.C.S. "Jacopo Barozzi" MO    gruppo interclasse M.C.A.   prof.ssa Laura Bortolani

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