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di Vrtti Opera
Minotauro

Asterion, astro, il Minotauro

Il labirinto non va risolto, va esplorato.

Al centro del labirinto c'è un mostro e un angelo
(vedi: Thomas Moore - La cura dell'anima)

Perché ucciderlo ? perché non "assumerlo" ? conoscerlo… fino in fondo.

Teseo lo cerca (non senza difficoltà), lo trova (o lo ri-trova, o lo ri-conosce) e lo uccide.

Lo ha negato, rimosso ? non lo vede, finalmente come un angelo ?


Creta… civiltà naturale della dea terra, la dea madre
(vedi: Joseph Campbell - Mitologia occidentale)
e il serpente (drago) è suo figlio/sposo

Questo figlio/sposo è sicuramente al centro del labirinto, della difficoltà dell'essere
del conoscere
del ri-trovare
un mostro pauroso… dell'anima.

A lui, miticamente (e forse antropologicamente), erano sacrificate le bambine… per alimentare il suo potere (vedi: Arthur Avalon - Il potere del serpente), potere di morte e rigenerazione, potere di cambiare pelle e rinascere, e far rinascere la vita sulla terra.

Ma è anche il dio-toro (sposo e figlio della dea madre)
dio della (nella) oscurità
angelo/démone
(è la stessa cosa a seconda dell'approccio del momento, della predisposizione dell'anima)
sta al centro del labirinto… nel labirinto dove ci si perde
ci si scioglie in esso
ci si annulla


labirintoSi può vivere nel labirinto, e continuare a cercare ?
o bisogna per forza risolverlo e uscirne… scappar via ?
Abbiamo sempre vissuto (con terrore e fascino) nel labirinto…
sapevamo che ci abitava il nostro démone… e il nostro angelo…
un giorno o l'altro lo avremmo incontrato… e allora…
forse avremmo dovuto ucciderlo e amarlo e stare per sempre con lui
(convivere con il nostro fato, karma).


Teseo è andato a ucciderlo e lo ha ucciso.
Ha tagliato per sempre i ponti con la civiltà della doppia ascia (labrys).

Ora non è più possibile vedere il sorriso enigmatico delle donne-dee cretesi dal seno scoperto.

Ha ucciso l'angelo-toro, divoratore di fanciulle. Il sacrificio delle bambine era ineluttabile, in onore di sua madre terra, per permettere a sua madre di essere ancora feconda.

Non sarà più possibile vedere le donne cretesi, con il seno scoperto, le lunghe vesti colorate a balze orizzontali… e il loro sorriso che viene dal profondo.

Arianna, figlia del re di Creta, non sorriderà più, abbandonata da Teseo, colpita dai nuovi dei.

La gioia-dolore del Minotauro, delle sue danze, delle sue tauromachie…

Secoli dopo Mitra uccide ancora il toro, per permettere al mondo di essere emendato dal male, di essere distinto, scisso da esso.
Schizo-genesi mitica.
Aura Mazda trionfa, e il suo rivale maligno è definitivamente sconfitto.
I militari dell'impero romano in disfacimento credono di assumere su di sé l'onere, il compito, di salvare il mondo, con sé stessi.
Uccidere il male.
Ma saranno loro ad essere uccisi per non aver riconosciuto sé stessi nel toro colpito a morte.

Così Teseo non riconosce l'angelo al centro del labirinto, e lo scambia per un mostro… così come gli avevano detto.
Torna indietro, ma non con la coscienza… si è portato appresso un filo, un legame con il mondo di fuori.
Legame che lo ritrascina fuori, inesorabilmente.
Non ha saputo, voluto, potuto tagliare il filo e restare a vagare nel labirinto, nell'anima, cercando la sua uscita (per sé, del sé). Non ha saputo usare l'asca bipenne, il labrys, per recidere quel legame.

Forse non è mai uscito perché non è mai, veramente, entrato.
Ha cercato, riuscendoci, di ridurre la complessità del labirinto, della vita, della propria vita, ad una linea retta…
come una trasformata topologica… tirando il filo la curva si riduce ad una retta.
La complessità è vissuta come semplicità (banalità).

E' entrato con una riserva mentale… uscire comunque, con l'inganno, dell'anima, della sua anima, dell'anima mundi.
(vedi: James Hillman - Anima mundi)
Sì anima mundi, perché la sua era una spedizione eroica, per tutti, per salvare le vittime predestinate.

E con l'inganno ha eliminato il mostro col nome di un angelo: Asterion, l'astro, il suo mostro-angelo.

Arianna è la guida agli inferi ? No, è il legame col mondo, è la sua razionalità, fine a sé stessa.
Avete mai visto una guida che resta fuori !?… un Virgilio che aspetta Dante alle porte dell'Inferno ? Gli dà prima una mappa dell'inferno… così è tutto più facile.
Arianna non è una guida, è un éscamotage, un trucco per l'anima. Ma l'anima può barare con sé stessa ?
Se lo fa si uccide, si nega la vita, la sua vitalità, la sua possibilità di essere sempre più anima.

Povero Teseo, povera Arianna… suicidio a due.

Teseo quando ha infilato la spada nel corpo del Minotauro ha visto che il mostro aveva la sua faccia ? che stava trapassando Teseo ?
Forse sì, ma il filo (col quale era legato) non gli permetteva di fare altrimenti, o forse addirittura di vedere chiaro, nell'oscurità al centro del labirinto.
Ha pensato di scorgere un mostro, non ha potuto vedere che era un angelo…
del resto come si può uccidere un angelo !?
Ha ucciso e basta.

Da quando uscirà comincerà la sua disgrazia (il fato).
Credeva forse di uccidere il fato assieme al Minotauro ?

Vuol far volare il figlio (azione titanica), ma questi si avvicina al sole, cade, muore.
Non può più volare vicino al sole, non può più essere come i Titani.
Non appartiene più al mondo della dea madre.
Il puer aeternus cade e muore.
Quel mondo abbandonato gli ha ucciso il figlio, la progenie… la continuità… la rinascita.
Creta è definitivamente scomparsa, di colpo, così come il figlio della sua dea madre (il dio serpente, Icaro, Teseo ?)


Il sorriso delle donne col seno scoperto rimane, come un'ombra eterna, sulle pareti del palazzo di Cnosso, sui vasi di terracotta.

Il Minotauro-Astro, nascosto al centro del labirinto, è stato trovato.
L'astro non può più brillare dal profondo… è spento o sotterrato.
Il labirinto è ancora più nascosto. Difficile anche da trovare, non solo da percorrere.
Il mostro taurino, l'astro serpente sono sempre più occulti, difficili da individuare, sempre più in fondo all'anima.

La donna-dea di Creta non può sorridere, perché l'Eden è stato chiuso.
Teseo non è sfuggito… è stato cacciato.
Non più l'innocenza di quel sorriso, del mostro che si nutre di bambine.
Non più l'innocenza dell'angelo al centro del labirinto.

E poi ?...

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