Erika Cremer
(1900 )
- Il nostro lungo ma interessante incontro con le donne che hanno contribuito allo sviluppo della chimica sta quasi per concludersi. La nostra penultima ospite è la tedesca Erika Cremer, che ora ci racconterà i suoi primi studi.
- Sono nata a Monaco in una illustre famiglia di scienziati: infatti il mio bisnonno, mio nonno, mio padre e due miei fratelli sono stati professori universitari. Ho ricevuto il dottorato di ricerca in chimica fisica nel 1924 presso l'Università di Berlino. Per parecchi anni non sono riuscita ad ottenere un incarico permanente in quanto ero una donna ma, durante la seconda guerra mondiale, ricevetti l'incarico temporaneo di docente all'Università di Innsbruck nel Tirolo. Sebbene questo lavoro fosse provvisorio, avrebbe dovuto proseguire solo fino all'arrivo degli uomini di ritorno dalla guerra, nel 1945 avevo lavorato tanto e con tale successo che venni nominata capo dell'Istituto di Chimica-Fisica ad Innsbruck, ma dovetti aspettare ben sei anni prima di essere promossa professore universitario.
- Il clima precedente il secondo conflitto mondiale e lo scoppio della guerra anche nel suo caso hanno ostacolato le ricerche.
- Sì, sfortunatamente è stato proprio così. La seconda guerra mondiale mi diede sì, in parte, l'opportunità di dimostrare le mie capacità, ma molti miei scritti sui principi teorici della cromatografia gas-solido andarono perduti a causa di un'incursione aerea. I danni arrecati all'Università avevano fatto sospendere ogni ricerca, ma con il mio primo studente laureato sono riuscita ad utilizzare qualsiasi pezzo che si riuscisse a recuperare per costruire il primo gascromatografo moderno.
- Frau Cremer, lei è considerata la prima che abbia sviluppato la gascromatografia come tecnica analitica sia per un'analisi qualitativa che quantitativa e per misure chimico-fisiche.
- Sì, riconosco questo grande onore scientifico; della gas-cromatografia ho poi sviluppato buona parte dei fondamenti teorici del metodo ed ho continuato ad effettuare ricerche sugli studi di adsorbimento e sui diversi aspetti della gascromatografia, soprattutto sullo sviluppo di rivelatori di sostanze selettive.
- I suoi studi, sebbene oggi siano considerati fondamentali per lo sviluppo di una tecnica ritenuta fondamentale ed indispensabile a ogni chimico organico, non vennero all'inizio accolti con entusiasmo.
- Purtroppo no; le mie teorie suscitarono all'inizio una reazione generale abbastanza scettica e negativa, ma finalmente nel 1951 il mio lavoro, sia quello teorico sia quello sperimentale, venne pubblicato e seguirono diversi riconoscimenti non solo a Innsbruck.