Emma Perry Carr
(1880 - 1972)
- La nostra prima ospite è l'americana Emma Perry Carr; buogiorno, Emma, può raccontarci i suoi primi studi in ambito scientifico?
- Sì, naturalmente, li ricordo con piacere. Ho studiato all'Università di Chicago con colleghi come Alexander Smith e Jules Stieglitz e vi ho ricevuto il Dottorato di Ricerca nel 1910. In seguito però mi sono impegnata nel College femminile di Mount Holyoke, una iniziativa volta proprio a permettere alle ragazze di accedere al sapere scientifico. Lì ho proseguito i miei studi in ambito chimico ricevendo un'enorme gratificazione, anche dalla mia attività di insegnante.
Mi sono dedicata ad un gruppo di ricerca molto attivo ed è stata una bella esperienza, sotto ogni punto di vista; sono riuscita a coinvolgere nelle mie ricerche donne eccezionali della facoltà, studenti ed assistenti, con cui si è formato un team davvero sorprendente. Con me hanno lavorato delle ricercatrici che sicuramente conoscete, quali Mary Lura Sherrill e Lucy W. Pickett.
Mount Holyoke College
- Sì, i loro nomi ci sono noti, ma di che cosa vi occupavate in particolare ?
- Le ricerche da me eseguite in collaborazione con il team di cui vi ho detto hanno avuto origine da una mia considerazione sul fatto che, mentre numerose riviste straniere stavano pubblicando lavori sulla relazione tra lo spettro di assorbimento ultravioletto e la struttura delle molecole organiche, negli Stati Uniti tale approfondimento non veniva effettuato. Decisi allora di concentrare il mio lavoro di ricerca sugli spettri degli idrocarburi ed in particolare, nel 1913, diedi inizio alle indagini sui derivati del ciclopropano. La mia collega, la Dr. Sherrill, scelse, a causa della complessità di questi composti, un singolo gruppo, il doppio legame, cui dedicare approfondimenti successivi. Il gruppo di ricerca di cui facevo parte riuscì a sintetizzare e a purificare un gran numero di idrocarburi, sia a catena lineare sia a catena ciclica, con legami singoli e con legami doppi. Tali composti vennero preparati con un così elevato grado di purezza che molti anni dopo venne verificato come i loro spettri fossero identici agli standard dell'American Petroleum Institute.
- Davvero interessante, anche se un poco ostico per i non addetti ai lavori ... ; ma, in estrema sintesi, a quali considerazioni la portarono queste ricerche?
Secondo la mia opinione, il più importante risultato di queste ricerche è stato l'identificazione di due diversi tipi di bande elettroniche nello spettro delle mono-olefine. Questo lavoro rese possibile in seguito una migliore interpretazione teorica della relazione energetica di composti insaturi a basso peso molecolare e venne anche utilizzato successivamente da Mulliken ed altri nello sviluppo della teoria chimica di base. Gli studi da noi intrapresi vennero poi estesi al campo dell'ultravioletto vicino e lontano quando entrò nella facoltà la mia collega Lucy Pickett.
- Complimenti per la sua intensa carriera, davvero sorprendente sapere che vi siete occupate con tanta passione di composti come gli idrocarburi, che sembrano così lontani dallo stereotipo del mondo femminile. Ma poi lo scoppio delle guerre mondiali ha modificato in un certo qual modo l'andamento delle sue ricerche?
- Sì, certamente. Durante le due guerre mondiali l'andamento delle ricerche mie e di altre colleghe subì alcuni cambiamenti ; infatti vennero indirizzate al campo della Difesa: prima all'Arsenale di Edgewood, dove presi parte ad un gruppo che tentò la sintesi di un gas irritante non tossico, e in seguito, durante gli anni Quaranta, lavorai alla sintesi di farmaci antimalarici con il gruppo di Mount Holyoke. Il progetto di ricerca in corso attirò dei fondi al nostro Dipartimento e questo permise di sviluppare sia la strumentazione sia l'aggiornamento del personale. Queste ricerche, adeguatamente finanziate e sostenute, hanno stimolato la creazione di un numeroso gruppo di studentesse in chimica; infatti tra il 1920 ed il 1980 ben 93 laureate di Mount Holyoke hanno ricevuto un Dottorato di Ricerca in questa disciplina!