Coltivi

 

OlivoOlivo

L’olivo è un albero sempreverde della famiglia delle Oleacee, è originario dell’Asia occidentale ed estesamente coltivato nelle regioni a clima mediterraneo per l’olio che si ricava dai suoi frutti . Esso ha un fusto contorto ed un legno pregiato adatto a lavori di intarsio. Le sue foglie sono coriacee con la pagina superiore lucida e l’inferiore più chiara. Ha fiori piccoli bianco-verdastri. Il suo frutto è l’oliva, usata per produrre l’olio. Nella nostra zona sono presenti, in prevalenza, le varietà denominate Frantoio, Moraiolo, Leccino e Olivo Rosso (questo ha la funzione di impollinatore).

Gli olivi della nostra zona sono stati piantati principalmente col sistema del "sesto", distanziati cioè di sei metri l’uno dall’altro. Ne risulta una serie di file che appaiono perfettamente allineate da qualsiasi direzione le si osservi. La posizione ideale per un’oliveta è a solatio, in pendenza, abbastanza rialzata da non essere troppo interessata dalla nebbia.

Una volta piantati gli olivi, è necessario attendere dieci anni per ottenere un numero abbondante di olive che successivamente verranno raccolte in Novembre. Le olive vengono tolte dalla pianta e fatte cadere a terra su apposite reti o teli. In seguito vengono portate al frantoio dove vengono sottoposte ad una serie di procedimenti. In primo luogo vengono lavate, poi vengono messe in una macchina chiamata gramola dove vengono schiacciate, successivamente passano nell’impastatrice, in seguito nella centrifuga dove vengono asciugate e infine nel separatore dal quale escono separatamente acqua e olio. La pasta residua viene sottoposta a macinazione e ad una seconda torchiatura per estrarre il rimanente olio. Il residuo solido (la sansa) può essere ancora utilizzato per l’estrazione dell’olio per via chimica.

Un tempo, ogni fattoria aveva un proprio frantoio nel quale venivano utilizzate grandi macine di pietra ; adesso le procedure si sono modernizzate e i frantoi sono diminuiti di numero, ma la loro produzione è notevolmente aumentata. Nella nostra zona i frantoi ancora in funzione sono nelle località di Carbonile, Camperiti, Doccia e Monterifrassine.

Ci sono principalmente quattro tipi di olio :l’olio extra vergine di oliva, che proviene dalla prima spremitura di frutti sani e deve avere un "gusto perfetto" , cioè deve essere sottoposto al giudizio di assaggiatori professionali ; l’olio di oliva vergine, ottenuto come il precedente ma con un’acidità che può raggiungere il 2% ; l’olio d’oliva , che è una miscela di olio vergine e olio raffinato e non è obbligatorio dichiarare le quantità degli oli impiegati ; l’olio di sansa di oliva ,che è una miscela di olio vergine e di olio estratto dalle sanse

 

 

Vite

La vite è un arbusto rampicante della famiglia delle Ampelidacee, da cui sono derivate le varietà coltivate per uva da vino e da tavola. Ha un fusto legnoso con rami chiamati tralci ingrossati ai nodi, rampicanti per mezzo di viticci. Ha foglie palmate-lobate, fiori piccoli gialli-verdognoli, produce frutti a bacca (acini), succosi, di vario colore, con semi ovoidali o privi di semi, riuniti in grappoli portati da un sostegno ramificato detto raspo. Gli acini hanno una pellicola esterna (buccia o fiocine) ricoperta da una sostanza cerosa (pruina), una parte mediana (polpa) e una parte interna nella quale ci sono i semi (vinaccioli).Le viti sono coltivate in vigne : vasti appezzamenti di terreno, per lo più in posizione elevata ed in leggera pendenza, in cui le piante sono allineate in lunghi filari, che distano tra di loro appena lo spazio sufficiente al passaggio dei trattori. Dei fili metallici uniscono i vari pali di sostegno e consentono alle viti di esporsi al sole.

Il vino, il prodotto dell’uva, è una bevanda alcolica composta di acqua (85-90%), alcol etilico (5-15%) e altre sostanze (acidi tartarico e lattico, glicerina, tannino ecc.).Il vino della nostra zona è il Chianti, che è composto da vitigni speciali : il 50% di San Giovese, il 30% di Trebbiano, il 10% di Canaiolo e il 10% di Malvasia.

La vendemmia inizia ai primi di Ottobre ; l’uva raccolta viene infranta, cioè trasformata in mosto, e messa nei tini per una prima fermentazione. Dopo un certo periodo il vino viene tolto dal tino e messo nelle botti ; le vinacce (bucce) sono strette in alcune presse e aggiunte al vino nelle botti. Successivamente il vino viene "governato" con uve scelte al momento della vendemmia e tenute ad appassire su apposite stoie. Infine il vino si depura, poiché i residui cadono sul fondo delle botti ed in primavera viene estratto ed imbottigliato.

Nel nostro territorio ci sono molte fattorie che producono olio e vino, tra le quali possiamo ricordare quella del Capitano, quella dei Veroni, Volognano, Altomena e Nipozzano.

 

 

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