Le cipressete

Il cipresso e`una conifera sempre verde, termofila, eliofila e xerofila; introdotta in Italia dalle regioni orientali del Mediterraneo, e`poi diventata subspontanea, particolarmente in Toscana, all'interno del territorio comunale e`ampiamente diffuso. Non forma cipressete pure se non per piccolissime estensioni. Le cipressete miste generalmente non superano i 450 m. Il cipresso e`presente in due varieta`: horizontalis stricta, le cipressete pure, prive di sottobosco, non favoriscono la formazione del suolo, anzi spesso danno il via libera a processi di erosione. Nei pressi di Rosano si trova una cipresseta mista. Il bosco e`costituito nel piano piu`alto da cipresso e roverella; nel piano dominato da orniello e leccio; il piano arbustivo e`rappresentato da ginepro, corniolo, caprifoglio, ginestra e biancospino.

 

 

I cipressi (Cupressus sempervirens)Cupressus sempervirens

Nativo del Mediterraneo orientale, è coltivato da lungo tempo in Italia e naturalizzato in Toscana, dove caratterizza il paesaggio. Vive in ambiente mediterraneo.

È alto 20-30 metri, con diametri del fusto raramente superiori a 50 cm.

Per la forma della chioma si divide nelle due varietà stricta (chioma strettamente fastigiata) e horizontalis (chioma espansa), dette anche popolarmente (ma impropriamente, essendo pianta manoica) cipresso maschio la prima e cipresso femmina la seconda.

Il fogliame è verde cupo, con foglie squamiformi strettamente appressate ai rametti. Gli strobili (galbule) sono tondeggianti; il seme matura l’anno successivo all’impollinazione. La fruttificazione è precoce e avviene a 4-5 anni di età. Vegeta bene su terreni compatti e calcarei, argillosi e in condizioni difficili. È una specie pioniera che però non migliora il terreno ed è di lento accrescimento.

È molto usato in Toscana per filari e ornamento, mentre altrove è considerato soprattutto pianta funeraria. In Toscana è impiegato anche per imboschimenti su terreni argillosi. Il legno è di buona qualità, durevole e profumato, adatto per infissi, tavolati, mobili.

È molto resistente agli inquinamenti atmosferici, ma presenta gravi problemi fitosanitari in quanto soggetto al cancro corticale, che ne ha notevolmente ridotto la consistenza numerica.

 

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