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ACQUEDOTTO PAOLO -TRAIANO

 

La parte occidentale del Parco del Pineto, lungo via Pineta Sacchetti, è attraversata dall'acquedotto Paolo-Traiano. La presenza del manufatto, interrato in superficie, è testimoniata dai vari cippi e tombini dell'A.C.E.A.

L'acquedotto fu fatto costruire dall'imperatore Traiano nel 109-110 d.C.  Quest'opera importante partiva dalle sorgenti intorno al lago di Bracciano e attraverso la Braccianese (antica via Clodia ), la via Cassia, la via Trionfale e via Pineta Sacchetti arrivava al Gianicolo dopo 46 chilometri. Durante l'impero l'acquedotto servì per rifornire la zona di Trastevere di acqua pura e contemporaneamente fu utilizzato per alimentare le terme di Licinio Sura, sull'Aventino. Il manufatto fu più volte danneggiato a causa delle invasioni barbariche.

L'acquedotto Traiano fu distrutto dai Goti nel VI secolo e, nel 752, Astolfo il longobardo spezzò l'acquedotto in più parti. Nel 761 il papa Adriano I fece risistemare l'opera per poter alimentare l'Atrium di San Pietro, un impianto termale, e alcuni mulini sul Gianicolo. Infine nell'846, con l'invasione dei Saraceni, l'acquedotto subì ulteriori guasti che furono prontamenta risanati dal papa Nicola I. Fino alla seconda metà del XVI secolo la conduttura d'acqua era funzionante anche se in rovina. Nel 1608 il papa PaoloV fece realizzare, dagli architetti Maderno e Fontana, importanti rifacimenti dell'intera rete idrica, potenziando la portata dell'acqua e indirizzando l'acquedotto verso il Vaticano e verso le fontane di San Pietro in Montorio.

Vanno, inoltre, ricordati i lavori eseguiti durante il pontificato di Urbano VIII, di Innocenzo X e di Clemente X, sempre con l'intento di rendere potabile un'acqua che era servita per alimentare le fontane. Dal 1937, anno in cui l'acquedotto fa parte dell'azienda comunale, sono state eseguite ristrutturazioni e interventi innovativi.

Le opere più importanti sono state: l'impianto di potabilizzazione in via Pineta Sacchetti, costruito nel 1968 e, alla fine degli anni 70, l'impianto di sollevamento delle acque del Tevere in località Grottarossa. Oggi l'acquedotto è ancora in funzione e contribuisce a soddisfare le esigenze idriche della città.