ATTILIO PIERELLI

Superfici Estremali

Spazi e Iperspazi Quarta dimensione ? Il commento di un matematico

Attilio Pierelli. “Le dimensioni ed il significato dello spazio, queste idee sono sempre presenti nella mia testa...” Così lo scultore Attilio Pierelli confessa le ragioni di fondo della propria opera.


Spazi. ”Per me i problemi geometrici e spaziali sono alla base della creatività artistica. L’indagine sul concetto di spazio e delle dimensioni ad esso inerenti è stato sempre il punto di riferimento degli artisti. Nella nostra epoca l’indagine su questo fenomeno ha avuto uno sviluppo molto rilevante. Gli artisti del nostro secolo hanno indagato ogni spazio possibile, da quello puramente geometrico tridimensionale e delle geometrie impossibili a quello onirico, dallo spazio metafisico a quello surreale a quello gestuale ed a tutti gli spazi che l’arte contemporanea ha trattato.”



Iperspazi. Ma lo spazio verso il quale Pierelli è attratto non si limita alla spazialità classica a tre dimensioni. Anzi. Affascinato dal progresso e dagli studi matematici e fisici sugli spazi a più dimensioni, egli trova ulteriori motivi per trasferire queste intuizioni nelle sue sculture. La sua diviene una ricerca di iperspazi.
“Dell’esistenza dell’iperspazio mi ero accorto nel corso degli anni, costruendo sculture con l’acciaio speculare. Mentre lavoravo, mi capitava di vedere che dentro le sculture eseguite con questo materiale, oltre agli spazi superficiali riflettenti e curvilinei, si realizzavano forme autonome. Erano affascinanti solidi più o meno regolari formati di luce. Per molto tempo ho cercato di afferrare la loro vera natura finchè ho capito di essere in presenza di iperspazi. Iperspazi e geometrie non euclidee rappresentano la vera essenza delle mie sculture attuali, e sono convinto che esse hanno oggi la stessa importanza che nel Quattrocento ebbe la scoperta della prospettiva.”


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