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di Georg Büchner regia di Bob Wilson musiche di Tom Waits Romaeuropa Festival
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Tutto in una manciata d'anni.
Georg Büchner muore a soli ventiquattr'anni, nel 1837, e scrive le
sue strabilianti opere negli ultimi tre anni di vita. Tutto in una manciata
d'anni.
Non ha fatto in tempo a conoscere il suo pubblico, né per "La morte di Danton", né per "Leonce e Lena", né per "Woyzeck". Rappresentazioni che verranno tantissimi anni dopo, e poi ancora in mirabili messe in scena del teatro contemporaneo. Attuale ? Ovviamente sì, maledettamente attuale. "Il Wozzek di Georg Büchner… Una cosa straordinaria scritta più di ottant'anni fa… nient'altro che il destino di un comune soldato che pugnala la sua amante infedele, ma che rappresenta con forza come anche l'esistenza più misera, per la quale perfino l'uniforme di un comune fante appare troppo imponente, come perfino la recluta Wozzek sia coinvolta nella grandezza dell'esserci e Wozzek non possa impedire che ora qui, ora là, davanti, dietro, ai lati della sua anima opaca, gli orizzonti si spalanchino nel possente, nell'immenso, nell'infinito; un dramma senza pari, dove questo uomo bistrattato, nella sua giubba di stalliere, è inserito nell'universo, nel contesto infinito degli astri", così scriveva, commosso e commovente, il 9 luglio 1915 Rainer Maria Rilke a Maria von Thurn. E' tratto da una storia vera il Woyzeck, un frammento tragico, lasciato incompleto e rimaneggiato o "rivissuto" da altri. Un frammento nel quale l'opposizione vizio-virtù è una schematizzazione che non appartiene alla natura, per un Büchner di giorno scienziato materialista e di notte autore visionario. E Bob Wilson cosa ne farà?
A che sogno o magica realtà scenica lo legherà? Come navigherà
nell'abisso di Büchner ? Il programma ci dà solo alcuni spunti,
ci parla della inaspettata musica di Tom Waits, ma di più vale la
nostra memoria delle emozioni vissute ai suoi spettacoli, da "Einstein
on the beach", in un lontanissimo Festival di Spoleto, in poi.
"Woyzeck, colpa, innocenza,
meschinità, assassinio, disordine sono i temi degli eventi. Ma se
si legge oggi questo dramma, si ha la pace di un campo di grano e pare
che un canto popolare accompagni l'angoscia dei cuori e dei lutti. Quale
forza è trascesa su questo cupo materiale umano, lo ha trasformato
e lo ha reso, fino ad oggi, entusiasmante.
Questi sono i frammenti di conoscenza, raccolti nella memoria, che ci portiamo in tasca andando a "vedere" il Woyzeck di Bob Wilson. Francesco Franci |
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