L'OPERA DEI MUTAMENTI
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Note di scena Il Laboratorio di Teatro VRTTI OPERA con questa azione propone delle immagini di una parte del lavoro che sta portando avanti in questi ultimi tempi, col fine sia di verificarne all'esterno la validità, sia di " bruciare " certe esperienze fatte, per rendersi auto-nomo da esse e superarle senza affezionarcisi troppo. Ogni spettacolo fatto ha riproposto, in forme diverse, le stesse chiavi, gli stessi nodi. Anche uno degli ultimi spettacoli, "La bella e la bestia", conteneva, elementi, sensazioni, personaggi che forse, più o meno consciamente, aveva mutuato o ereditato dagli altri precedenti spettacoli e che, in una sorta di "eterno ritorno", forse, si troverà sempre fra i piedi. Poter riconoscere l'opera della propria instabilità e del proprio mutamento (vrtti), significherebbe astoricizzare il "teatro", ripetitivo, "inutile" (ossia non finalizzato), specchio senza tempo.
"L'opera dei mutamenti" mischia questi spezzoni di realtà in
una ricerca di "tempo" non determinante, di "passato", di
"già fatto" (quante volte si sente dire a teatro!) impossibile
o illusorio. In scena poche immagini che giocano su un dualismo simbolico involontario:
E lo spettacolo non "significa" niente, non vuole fare violenza significativa
su nulla.
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