Polemos
di tutte le cose è padre
(Eraclito, 14.A 19)
E' soltanto una breve situazione spettacolare, una volta si diceva performance.
Il centro è un'immagine (e una serie "perfetta" di suoni) chiara,
iperreale, il resto sono sbavature d'immagine, graffiature, incrinature dell'organizzazione
mentale, ma stranamente questo resto è anch'esso realtà densa, semplicemente
vissuta, iperquotidiana.
Quella musica del '700 esprime sottilmente ma inesorabilmente tutta la violenza,
la forza, l'angoscia, il piacere del labirinto matematico, dell'ineluttabilità,
della schematizzazione perfetta, dello spazio perfetto, senza porte, fessure;
tremendamente più violenta di qualsiasi situazione rock.
La violenza/potere non é data dalla suggestione della musica o delle immagini,
ma dalla situazione e dal suo potere virtuale, dalla instabilità "sociale",
vale a dire dall'instabilità di rapporti reciproci di controllo e autocontrollo,
forse può venir meno la terra sotto i piedi.
E quella musica crea un contrasto
solo apparente, e quindi ambiguo, con la realtà e i suoni circostanti,
non contrappone calma a confusione. Le due "calme" quella della musica
cantata del '700 e quella dell'ambiente metropolitano, postpunk, si specchiano
confondendosi. '700 e violenza, '700 e metropoli. L'ambiente può, volendo,
dilagare spazialmente e mentalmente. Nel nostro lavoro si gira intorno per creare
zone di passaggio (come il ponte di Apocalipse now"?). Forse si arriva soltanto
a far di lagare l'ambiente in tanti particolari non omogenei e continui, un'incrinatura
nel muro.
Alla fine c'è sempre della musica d'ambiente, forse di Bryan
Eno, si può restare a sentirla, tranquillamente, senza problemi.
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MUSICA D'AMBIENTE
Vrtti Opera
con
Luciana Bellisari Rubino -soprano
Vincenzo Montenovesi
- pianoforte
e con la partecipazione di
Francesco (Gas)
Rossella (Sax)
Lucia (Siuxie Ents)
Simone (Flash)
Luciano (Sthinx)
Rossella (Dead Cat)
Progetto grafico di:
Franco Altobelli - Controsegno
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Foto di scena
Le musiche cantate:
G.Caccini (1545-1618)
"tu che hai le penne d'amor"
C.Monteverdi (1567-1643)
"lamento d'Arianna"
G.F.Haendel (1685-1759)
"piangerò la sorte mia"
A.Scarlatti (1660-1725)
"o cessate di piagarmi"
"imprecazione di Asteria (da "il medo")
D.Cimarosa (1749-1801)
"resta in pace idolo mio"
"bel nome che adoro"
C.W.Gluck (1714-1787)
"spiagge amate"
"o del mio dolce ardor"
W.A.Mozart (1756-1791)
"als luise..."
"an chloe"
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