Il teatro nello spazio

Il gesto, il suono, il rumore, la parola, la luce.
La danza/vuoto ----> la danza/vita,
dal vuoto al pieno e viceversa.

Rumore/rantolo, rumore della vita
--> armonia di questi "segni" sonori - vibrazioni esterne per vibrazioni interne.
L'armonia riempie lo spazio su cui poggia il teatro (Artaud).
L'espansione del vuoto.

Una rete di linee che congiungono i punti P

fili --> vettori

le fibre di luce che Castaneda vede uscire del ventre di Don Genaro o sulle quali agli vola, salta, danza, cammina,
sono il collegamento con Il vuoto abbandonato e con lo spazio da riempire (come nella raffigurazioni degli dei aztechi).

Le linee/vettori verso la co(no)scienza.
Verso un punto P, centro-vuoto all'interno dello spazio, sintesi simbolica dello spazio, doppio ontologico.

La rete delle linee di forza e dei "nodi" i punti P.

Il grafo dalle storie nel non-spaziotempo e nei nodi l'ampIiamento del vuoto, Ia vita, gli eventi, la conoscenza materialistica (vissuta) della realtà.

Il teatro riempie lo spazio/realtà conoscendolo, è una espansione pura (senza significato).
Il teatro non "rappresenta" la realtà, ma Il teatro gioca, strilla, rantola, soffia, entrando crudelmente e faticosamente nella realtà.

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