Ronnie Laing [1927-1989].
Scozzese e Psichiatra.
Probabilmente il più conosciuto psichiatra radicale del
nostro tempo, lavorò come terapista, soprattutto in Inghilterra, nel campo
della follia umana, lasciando
un'impronta profonda con i suoi scritti.
Applicò il concetto di filosofia esistenziale all'esperienza della cosiddetta schizofrenia, dedicando il lavoro di una vita nel tentativo di re-descrivere l'esperienza psicotica attraverso una comprensione di tipo umanistico nel tentativo di reintrodurla all'interno di una quotidiana attenzione e tolleranza della società con una ferma opposizione alla ospedalizzazione psichiatrica delle persone destinate a diventare lo psicotico della famiglia.
Formulò la visione della pazzia come tentativo dell'individuo
di
curarsi spontaneamente dalle situazioni folli in cui è costretto a vivere,
e come questo tentativo sia da
considerare alla stregua di un naturale processo di guarigione che dovrebbe essere
aiutato a fare il suo corso
invece di ostacolarlo, bloccarlo e sospenderlo per sempre con energiche somministrazioni
di intrugli
psicofarmacologici, sino a rinchiudere la gente negli "istituti psichiatrici"
in un processo di totale
degradazione.
Molto conosciuto per i suoi numerosi contributi al movimento denominato "antipsichiatria".