Vrtti OperaPaul Delvaux

Nato a Antheit, in Belgio, nel 1897, è morto nel 1994.

Di famiglia alto borghese (è figlio di un avvocato della corte d'appello di Bruxelles), studia pittura e architettura all'Accademia di Bruxelles.
Dagli anni Cinquanta insegnerà architettura nella stessa scuola.
Quando scopre la pittura espressionista di Permeke ed Ensor distrugge i quadri del suo primo periodo postimpressionista; ma in seguito distrugge anche le sue tele espressioniste, quando in occasione della mostra Minotaure al Palais des Beaux-Arts di Bruxelles, nel 1934, scopre il surrealismo: da questo momento la sua pittura segue un percorso decisamente unitario e coerente: l'anno successivo diventa a pieno titolo un pittore surrealista.
Delvaux unisce lo spazio dechirichiano, che lo ha molto colpito, allo straniamento di Magritte (anche se lo ammetteva malvolentieri).
È un solitario, non si lega troppo al gruppo surrealista, non partecipa alla vita politica ma espone alle principali mostre del movimento e nel 1944 tiene la sua prima retrospettiva a Bruxelles.
Anche Delvaux, come Magritte, è un pittore tradizionale, anzi "accademico", anche se talvolta forza, estremizzandola, la finestra prospettica.
I suoi soggetti si ripetono abbastanza, tra interni borghesi e architetture classicheggianti, e sono dominati da inquietanti figure femminili, spesso nude, e avvicinate a palesi simboli di morte che sembrano ossessionarlo.

Paul Delvaux, artista solitario ed eccentrico rispetto ai grandi filoni dell'arte del Novecento, ha attraversato tutto il secolo in una lunga vita segnata dalla passione per l'arte, dall'amore per una donna, Tam, sua musa ispiratrice, dalle ossessioni delI'adolescenza, dall'attrazione per la cultura classica.
Le sue opere, talvolta affiancate a quelle del suo illustre conterraneo Magritte, con cui divise in vita la celebrità, devono però assai più all'incontro con De Chirico, in particolare nelle atmosfere sospese dove il tempo scompare.
In esse è sempre presente la diafana sensualità del corpo femminile in paesaggi surreali dove il treno, segno della modernità, convive con le architetture della Grecia classica.
Le immagini che dominano gli spazi senza tempo dei suoi dipinti sono entrate da decenni nell'ideale raccolta di "icone" del Novecento, cosl come quelle del suo illustre contemporaneo Magritte.

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