Vivere l'acqua

Dire che siamo costituiti prevalentemente di acqua è scontato e riduttivo, mentre vivere l'acqua è affermazione che definisce meglio la reale importanza dell'elemento.
Bastano poche considerazioni per comprenderlo.
Fin dal concepimento ci siamo sviluppati in un mezzo acquoso e con una semplificazione allegorica direi che "da subito abbiamo sguazzato nell'acqua".
È forse per questo che alla nascita, sentendoci defraudati di un habitat che avevano imparato ad apprezzare, ci affacciamo alla vita con un primo vagito di pianto accorato. Poi, crescendo, l'acqua continua ad essere un polo di incredibile attrazione:il bagnetto nella tinozza; la gioia degli schizzi prodotti sbattendo le mani sul pelo dell'acqua; i piedi nella corrente che sguscia via fra l'acciottolato di un fiume; il tuffo nell'indaco dell'acqua di mare; la discesa, sciando,sui pendii ricoperti di acqua che si è fatta neve per la nostra felicità ... Ecco, non è necessaria l'analisi percentuale degli elementi che compongono il nostro corpo per ricordarci che siamo costituiti di H20 per più del 70%.
Basta riflettere a quanto indispensabileessa sia per la nostra gioia di vivere, in tutti i sensi, da tutti i puntidi vista e capirete, ragazzi a cui il messaggio è diretto, quanto sia indispensabile salvaguardare un simile patrimonio.
Pensate alla luna.
L'uomo l'ha raggiunta arditamente quasi trent'anni fa.
Vi è tornato per vedere meglio un paio di volte.
Poi ha lasciato perdere perchè l'articolo non interessava.
Recentemente, però, è tornata improvvisamente d'attualità.
È stato sufficiente scoprire che forse l'altra faccia della luna, quella quasi sconosciuta, nasconde una miniera di ghiaccio.
L'uomo ha ricominciato a elaborare progetti che di nuovo rendono la luna, non soltanto un'emblema per gl'innamorati, bensì un satellite trampolino per tuffi ben più fascinosi nello spazio stellare.
Resta il problema inquinamento a rovinare la festa.
Si sente parlare spesso di degrado ambientale irrimediabile, ma non sarei cosìpessimista.
Ritengo che siamo ancora in grado di invertire la rotta verso la catastrofe ecologica; basta un minimo di buon senso e un pizzico di attenzione, innanzitutto per ciò che facciamo in prima persona e successivamente partecipando un po' più attivamente a ciò che fa il nostro prossimo.
Altrimenti - fate attenzione - non saràl'uomo a distruggere la natura, ma viceversa sarà quest'ultima a ribellarsi e a risolvere il suo problema sbarazzandosi di una stupida, scomoda interferenza: il genere umano.

ETTORE VISIBELLI
Bristol-Myers Squibb