Aristotele

Aristotele ( 384-321 a.C.) fu il discepolo prediletto di Platone, ma dissentendo sul fatto che la dicotomia tra cielo e terra dominasse l’ uomo, considero’ che l’ universale delle forme fosse gia’ contenuto nella percezione, in quanto ogni cosa puo’ essere soltanto conosciuta per mezzo della percezione sensoriale e non isolatamente dal raziocinio.
Con questa idea egli fondo’ una nuova scuola il "LICEO" nel quale ,come egli scrive nel suo trattato il "Menone", Arte e Scienza dovevano integrarsi in quanto la scienza era da considerarsi spiegazione del particolare, mentre l’ arte comunicazione dell’ universale.
E’ importante considerare come Aristotele fosse contrario alla concezione atomistica in quanto considero’ impossibile l’ esistenza del "vuoto". Infatti il vuoto significa inesistenza di alcuna sostanza. Il vuoto come non-esistenza di alcuna entita’ spaziale sarebbe privo anche di tempo. Pertanto le particelle non avrebbero potuto muoversi nel vuoto in alcun tempo definibile.
Aristotele quindi accetto’ la concezione di Empedocle dei quattro elementi e l’ importanza dell’ opera Aristotelica offusco’ per lungo tempo la concezione atomistica della materia, dando luogo nel periodo della cultura Araba e poi Medievale allo sviluppo della ALCHIMIA.