CENNI STORICI DI LEGISLAZIONE SCOLASTICA

1859
Con la legge Casati del 3.11.1859 è stato assunto il principio della obbligatorietà e gratuità dell'istruzione, soprattutto quella elementare, per sconfiggere il grave problema dell'analfabetismo. Ma la legge non migliorò molto la situazione culturale del Paese. La prova fu data dal censimento del 1871 che accertò, dopo 10 anni di scuola obbligatoria, che l'analfabetismo, piuttosto che diminuire, era notevolmente aumentato.

La legge Coppino del 15.07.1877, non ebbe migliore sorte anche se furorno stanziati i fondi necessari ai Comuni per istituire le scuole necessarie e fosse imposto ai genitori di mandare i propri figli a scuola fino all’età di 9 anni.

La legge Orlando del 1904, estese l'obbligo scolastico dal 90 al 120 anno di età, impose ai Comuni di istituire scuole fino alla quarta classe, di assistere gli alunni più poveri ed elargire fondi ai Comuni con modesto bilancio.
Ma anche questa legge non sorti effetto migliore. I contributi statali furono inadeguati e l'analfabetismo non diminuì.

La legge Credaro del 4.06.1911 trasferì allo Stato le competenze della scuola e le funzioni dei Comuni, previde stanziamenti per l'apertura di nuove scuole per l'edilizia scolastica, per l'istituzione dei Patronati Scolastici, per l'assistenza ai più bisognosi, per migliorare la retribuzione agli insegnanti, per istituire scuole serali e per gli adulti analfabeti.

La riforma Gentile, le cui norme sono raggruppate in un Testo Unico con Regio Decreto del 5.02.1928, n. 577 che interessò tutti gli ordini di scuola, compresa l’università, resta ancora valida, anche se diversi mutamenti hanno modificato la struttura iniziale, soprattutto per la scuola media, cosiddetta dell'obbligo, aperta a tutti con uguaglianza di partenza e frequenza gratuita.
Gli aspetti più interessanti della Riforma Gentile furono:
1996
Le scuole si distinguono, con riferimento al grado di insegnamento che impartiscono, in scuole di grado preparatorio (materne), di grado inferiore (elementari), di grado medio, in senso ampio sono scuole medie tutte le scuole secondarie. In senso stretto è qualificata "media" la scuola secondaria di primo grado, alla quale si accede con la licenza elementare, di istruzione secondaria e di grado superiore (università).

La Costituzione italiana sancisce all'art. 34 che "l'istruzione inferiore impartita per almeno otto anni è obbligatoria e gratuita. La Legge 31 dicembre 1962, n. 1859 (art. 8) ha posto l'obbligo per l'istruzione media inferiore della durata triennale del corso. Al termine della scuola media si consegue una licenza, che è titolo valido per l'accesso agli istituti di secondo grado.

Le scuole di istruzione secondaria, da un punto di vista generale, possono essere considerate tutte quelle intermedie fra l'istruzione elementare e universitaria. Tradizionalmente sono però qualificate scuole d'istruzione secondarie:

Le scuole di istruzione artistica non sono, dal punto di vista formale, inquadrate tra le scuole secondarie anche se, sostanzialmente, si devono considerare tali per i titoli da esse rilasciati.
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