Gertrud Woker
( 1878 - 1968 )
- L'ospite che vi sto per presentare ora è invece di origine svizzera, si chiama Gertrud Woker. Benvenuta Gertrud. Può raccontarci gli inizi della sua carriera?
- Certo. Sono nata a Berna dove ho frequentato l'Università, presso cui sia mio padre sia mio nonno erano stati professori.
- E' una figlia d'arte quindi; ma continui pure ...
- Ho ricevuto nel 1903, sotto la guida di Von Konstanecki, il Dottorato di Ricerca con una dissertazione sulla sintesi del 3-4-diossoflavone. Ho effettuato vari studi in Germania ma sono poi ritornata a Berna, dove ho sintetizzato il flavanone ed il flavone nel laboratorio di Von Konstanecki. Si tratta di composti colorati di giallo esistenti in natura e presenti negli steli e nei tronchi di molte piante; sono principi attivi in molti tipi di medicine e risultano importanti per una crescita regolare delle piante e per la difesa contro infezioni e lesioni.
- Davvero molto utili, sebbene i loro nomi siano piuttosto ostici. Ma la sua carriera non finisce qui: so che ha rivestito alcuni incarichi istituzionali, non è forse vero?
- Sono stata invitata a lavorare alla Clinica Medica di Berna dove, per realizzare una ricerca chimico-fisica, sono diventata membro della facoltà di Scienze, presso cui ho effettuato la mia conferenza di presentazione su problemi riguardanti la catalisi, argomento di notevole interesse, che è poi diventato l'oggetto principale delle mie ricerche. Nel 1911 ricevetti l'incarico di direttore dell'Istituto per la Fisica e la Chimica Biologica all'Università ed ho selezionato diversi enzimi per i miei studi. In seguito ho scoperto che delle sostanze estratte dai funghi portavano alla decomposizione del perossido di idrogeno, senza l'aspettata reazione della perossidasi, mostrando che un perossido secondario agisce come carrier per entrambe: sia per la catalisi e sia per la reazione di perossidasi, liberando ossigeno alle sostanze ossidabili (reazione di perossidasi) e distruggendo l'eccesso di perossido di idrogeno (reazione di catalisi). Questa ricerca ha poi condotto ad uno studio generale delle ossido-riduttasi (enzimi che possono dare sia ossidazione sia riduzione), in grado di rimuovere idrogeno come deidrasi o di agire come catalizzatori rilasciando ossigeno dall'acqua ossigenata.
- Davvero sorprendente. Ma sospettiamo che la sua attività sia ancora proseguita con altri studi: sempre in campo biochimico ?
- Sì, con il mio gruppo di ricerca ho scoperto che l'acido ascorbico (vitamina C) potrebbe prendere il posto di un enzima nel latte grezzo e dare reazioni redox nel latte bollito. Abbiamo poi sviluppato un metodo microchimico per la determinazione dell'acido ascorbico usando la sua formazione redox dal furfurale. Attraverso uno studio sul furfurale e su altre aldeidi aromatiche abbiamo effettuato delle ricerche sulle reazioni del chinone (un acido organico ossidante) con l'albumina, con gli amminoacidi e con gli ormoni. Non ho intenzione di annoiarvi, ma ho quasi finito e concludo presentando gli studi sulle basi chimiche dell'assimilazione del biossido di carbonio, sul meccanismo di formazione dell'urea, sulla cocarbossilasi come catalizzatore intermedio negli scambi nervosi nei muscoli e sul proceso di narcosi.
- Una vita intensa! Oltre a queste numerose e complesse ricerche si è dedicata anche, in campo sociale, alla difesa della pace e dei diritti delle donne.
- Sì, il mio libro La prossima guerra dei veleni e del fuoco, ebbe molte edizioni e fu bruciato sulla pubblica piazza nella Germania nazista; ne sono molto orgogliosa.