Il quadrante polare
Illustriamo qui la tecnica di costruzione di un orologio facile da realizzare e da leggere e adattabile ad ogni stazione di cui si conoscano i dati di latitudine e longitudine.
In questo modello
la tavola è disposta su un piano inclinato, rispetto a quello
orizzontale, di
un angolo uguale alla latitudine della località di osservazione. Lo stilo è perpendicolare
alla tavola.
In queste condizioni il piano di proiezione dell'ombra risulta parallelo
all'asse di rotazione terrestre, mentre lo stilo è parallelo al
piano equatoriale.
Nella figura è
riprodotta la geometria del quadrante polare collocato in una
località P su un piano orizzontale ad
una latitudine di circa 45°
In figura:
|
Se il piano di
proiezione fosse parallelo al terreno, l'ombra proiettata dallo
stilo potrebbe essere utilizzata come indice dell'ora, ma al
variare dei giorni nel corso dell'anno, varierebbe la sua
lunghezza portandoci a stime errate nel rilevamento.
Inclinando la
plancia di un angolo uguale alla latitudine ciò che varia nel corso
dell'anno è soltanto l'angolazione della linea d'ombra rispetto all'asse
longitudinale del quadrante, ininfluente per la determinazione
dell'ora.
In figura è rappresentata l'ombra proiettata dallo stilo alla stessa ora in giorni diversi. In particolare:
|