Lettura dell'ora
Le linee perpendicolari
alla base del quadrante consentono la lettura oraria rilevata
dall'estremità d'ombra dello stilo. Dall'alba a mezzogiorno
l'ombra si accorcia sino a coincidere con la linea centrale delle
ore 12 (direttrice nord-sud): in quell'istante il Sole culmina
sul meridiano locale ed è mezzodì vero. Dalle 12 in poi,
l'ombra si riallunga progressivamente. La peculiarità di questo
tipo di meridiana rispetto a quella classica a muro consiste nel
fatto che non è più l'angolazione dell'ombra a determinare
l'ora (come per le lancette degli orologi), ma la lunghezza
dell'ombra stessa.
La posizione in cui cade l'ombra rispetto alle linee orarie ci dà
la stima del tempo
solare vero locale.
L'orologio solare misura infatti l'ora solare locale e non l'ora
solare media (media della durata del giorno solare in un anno
), né quella civile (del fuso orario ) che siamo abituati a
leggere sui comuni orologi.
L'ora civile corrisponde all'ora del giorno solare medio nel
meridiano centrale del fuso orario a cui la località di
osservazione appartiene. Pertanto, per confrontare l'ora indicata dall'ombra con quella
di un comune orologio, bisogna apportare due correzioni:
Per avere il tempo medio dell'Europa centrale, cioè l'ora segnata dall'orologio da polso, e che rimedia alle irregolarità del tempo solare, avendo a disposizione soltanto il nostro orologio occorre applicare le seguenti semplici correzioni:
TC = TSVL + Dl - E
Dove : TC = Tempo Civile, TSVL = Tempo Solare Vero Locale cioè l'ora indicata dall'ombra sulla linea oraria, Dl = differenza oraria fra la località di osservazione ed il meridiano centrale del fuso (per Firenze =15'), E= equazione del tempo ricavabile per ogni giorno dalla curva in figura. |