SOSTANZA FONTE CHE LA ORIGINA Conseguenze per la salute dell'uomo
CO

Monossido di carbonio

In natura è prodotto dalle attività vulcaniche, dalle scariche elettriche nei temporali, dalla germinazione di semi e dallo sviluppo delle piante.

Deriva da vari processi di combustione.

  • [90%] Mezzi di trasporto (veicoli a benzina), le emissioni di CO aumentano al diminuire della velocità di marcia;
  • [3%] Industrie: ghisa e acciaio, raffinerie di petrolio, industrie del legno e della carta;
  • [7%] Combustioni in impianti fissi con carbone, olio combustibile, legno e, solo in minima parte, combustione del gas naturale.
  • Il CO ha un lungo tempo di persistenza nell'aria (inferiore ai tre anni).
    Riduce la capacità del sangue di trasportare ossigeno ai tessuti. Gli effetti sulla vegetazione sono trascurabili.

    NOx

    Ossidi di azoto

    In natura sono il risultato dell'attività batterica.

    Le attività umane responsabili della loro formazione hanno la caratteristica di essere fortemente concentrate (aree urbane). Si formano nei processi di combustione ad alte temperature.
    (Autoveicoli/ Industrie/ Riscaldamento domestico)

    I composti più nocivi sono il monossido di azoto (NO) e il biossido di azoto (NO2).
    Il tempo di permanenza degli ossidi di azoto nell'aria è molto breve (tre giorni per il NO2 e quattro giorni per il NO).
    L'inalazione del biossido di azoto determina una forte irritazione delle vie aeree. L'esposizione continua a concentrazioni elevate può comportare bronchiti, edema polmonare, enfisema, fibrosi

    SOx

    Ossidi di zolfo

    Si stima che la natura produca circa i 2/3 della quantità totale di ossidi di zolfo attraverso le attività vulcaniche e i processi biochimici.

    Le emissioni di origine antropica, molto più concentrate e quindi dannose, sono da attribuire agli impianti ci combustione fissi:

  • centrali termoelettriche, fonderie, raffinerie di petrolio;
  • impianti di riscaldamento domestico.
  • Lo zolfo, infatti, è presente come impurità nei combustibili fossili, carbone e petrolio.
    Il traffico veicolare contribuisce solo in parte [2%] alla loro formazione.
    Gli effetti si concentrano sul tratto superiore dell'apparato respiratorio.
    I soggetti più esposti a questi effetti nocivi sono gli anziani e coloro che soffrono già di malattie croniche alle vie respiratorie.

    Forti concentrazioni di anidridi nell'atmosfera anidride solforosa SO2, in particolare) sono la causa delle precipitazioni acide.
    PST

    Particelle sospese

    Sono il prodotto dell'azione vulcanica e dell'azione del vento sul terreno. Si tratta di goccioline liquide e particelle solide volatili . Restano sospese nell'aria per periodi variabili (da pochi secondi ad alcuni mesi).

    Le attività antropiche che li generano sono:

  • [oltre 30%] combustione in impianti fissi e lavorazioni industriali (cantieri edili, fonderie, cementifici);
  • scarichi degli autoveicoli;
  • usura dell'asfalto e dei pneumatici, dei freni e delle frizioni.
  • Irritazioni e allergie alle mucose dell'uomo e di altri organismi animali. L'apparato respiratorio è il più colpito dalla presenza di inquinanti particolati.

    O3

    Ozono

    In natura è concentrato nella stratosfera, in una fascia compresa fra i 20 e i 50 km dal suolo. Lo strato filtra i raggi ultravioletti del sole risparmiando gli effetti nocivi alla biosfera. La sua concentrazione nelle aree urbane è in gran parte dovuta ad una reazione chimica che avviene tra idrocarburi e ossidi di azoto

    L'ozono è tossico per molti organismi viventi, tra i quali anche l'uomo, se la sua concentrazione supera determinate soglie. Attacca le mucose, provoca irritazione agli occhi, al naso, alla gola, e all'apparato respiratorio



    Per saperne di più, potete visitare i seguenti siti:

    http://www.comune.vicenza.it/vicenza/ecologia/effetti.htm

    Per avere notizie più precise sul benzene:
    http://www.unionepetrolifera.it/salute.htm#TOSSICITÀ DEL BENZENE
    http://www.legambiente.it/news/benzene3.htm

    Il treno verde della Legambiente, i limiti di legge e i risultati rilevati in alcune città italiane nel '98
    http://www.legambiente.com/campagne/treno98/treno98.htm

    Per chi ha molto tempo, e intende approfondire il tema, suggeriamo una ricerca dell'ENEA
    http://wwwamb.casaccia.enea.it/Cat/acinat-bck/index.htm