IL MONASTERO DI VALLOMBROSA

Monastero di Vallombrosa

Il Monastero di Vallombrosa è stato fondato da San Giovanni Gualberto, che dopo aver abbandonato il Monastero di San Miniato per non compromettersi con l’Abate del Monastero Benedettino e con il Vescovo di Firenze, giunse a Vallombrosa.

Ispirato alla regola di San Benedetto i cui seguaci vivono in preghiera ed in povertà, egli introduce i rapporti con il mondo esterno, e fonda una nuova categoria di monaci: i Conversi, che avevano il compito di mantenere il contatto con il mondo esterno. Inoltre San Giovanni fondò nuovi monasteri in tutta l’Italia centrosettentrionale.

Nel 1951 Papa Pio XII lo dichiarò Patrono dei Forenali d’Italia e anche dello Stato di San Paolo in Brasile.

Il lavoro del Monastero era principalmente quello di accogliere viaggiatori, di fare confessioni e predicazioni, ospitare corsi spirituali, e convegni di studio.

 

La Chiesa

La prima costruzione avvenne nel 1038, la seconda circa vent’anni dopo e fu realizzata in pietra e nel XII secolo fu nuovamente rifatta in stile Romanico. Costituita da una navata che forma una "T" e da una facciata con una loggia di marmi costruiti nel 1645, la Chiesa è sovrastata da una statua in pietra serena della Madonna.

Fra le due porte di accesso si trova la statua di San Giovanni Gualberto di Salvini. All’interno si trovano tre Volte decorate nel 1750 da Giuseppe Fabbrini, che ha affrescato anche la cupola.

Nel 1600 furono aggiunte tre colonne ioniche e sistemati due altari in pietra.

Al centro della Crociera, abbiamo l’altare maggiore, dietro il quale c’è il coro ligneo (1445/46) le cui pareti sono formate da numerose tele. La più grande rappresenta l’Assunta di Baldassarre Franceschini, invece gli altri quadri raffiguranti gli avvenimenti di Vallombrosa.

Sotto la Cantoria dell’organo sostenuto da quattro pilastri scanalati e capitello Corinzio si trova un cornicione di pietra arenaria che risale al 1487, dello stesso anno l’acquasantiera in marmo, collocata a destra della porta di entrata.

Sulla sinistra della navata centrale si trova la Cappella di San Paolo, dove si celebrava la festa dei Conversi nel giorno della Conversione di San Paolo.

Sempre sul lato sinistro c’è una cappellina. Alla fine del 1600 si iniziò l’opera della cappella di San Giovanni Gualberto ornata di marmi e stucchi, che fu consacrata nel 1701. Al centro di questa vi è una lampada Votiva che arde dal 1959 alimentata dall’olio.

Sacrestia

La struttura della sacrestia risale al quindicesimo secolo, ma nel tredicesimo subì varie modifiche, e recentemente è stata restaurata.

Attualmente le pareti della Sacrestia sono abbellite da due opere, sulla parete destra si trova la tavola di un discepolo del Ghirlandaio "Raffaellino Del Garbo" (1508), sulla sinistra invece è collocata una terracotta di Luca della Robbia.

Monastero

La prima costruzione fu nel 1038 in seguito alla donazione della Badessa Itta di Sant’Ellero il nuovo Monastero è chiamato Badia di Santa Maria.

Nel secolo dodicesimo si intraprese un primo ampliamento del Chiostro principale e del refettorio. Nel corso del 1600 furono rifatti di sana pianta il Noviziato e la sacrestia ed il refettorio invece nel quindicesimo secolo. Fu trasformato nel 1745 secondo lo stile Barocco. Usciti dal Monastero si trova la maestosa torre quattrocentesca alta circa trentaquattro metri, che fu costruita per difendersi in caso di guerra: i monaci durante i periodi di assedio mettevano qui le cose più preziose. Dentro al Monastero vi è anche una biblioteca, opera del tardo cinquecento di Alfonso Parigi. Oltre a ciò vi è anche la foresteria monastica, che durante l’estate, ospita corsi di esercizi spirituali, convegni e ritiri.

LA ZONA DI VALLOMBROSA

 

da "Vallombrosa natura storia cultura" di Antonio Gabbrielli ed altri