Il petrolio
Il petrolio è
un liquido formato da una mescolanza di idrocarburi, cioè da sostanze composte soprattutto da
carbonio e idrogeno. Nel carbonio si trovano anche piccole quantità di altre sostanze.
Centinaia di milioni di anni fa sul fondo di antichi mari si depositarono, insieme con il
fango, la sabbia e altri materiali, grandi ammassi di organismi marini animali e vegetali.
In seguito questi organismi animali e vegetali furono ricoperti da successivi depositi di
materiali impermeabili. In assenza di ossigeno gli organismi marini si decomposero e si
trasformarono in un liquido nero, denso e oleoso, chiamato petrolio. Successivamente il
petrolio si accumulò nei giacimenti. Al giorno d'oggi i giacimenti si trovano
a profondità che vanno da poche decine di metri a migliaia di metri. I giacimenti di
petrolio possono trovarsi o sotto le terre emerse o sotto il mare. Il giacimento è
sormontato da una cupola di roccia impermeabile che impedisce al petrolio di sfuggire
verso l'alto. Quasi sempre sotto il petrolio c'è uno strato di acqua salata. Al di sopra
del petrolio ci sono i gas. L'uomo per raggiungere il giacimento di
petrolio, deve scavare un pozzo, cioè deve forare il terreno con una
trivella. La trivella è formata da una asta di trivellazione che termina con lo scalpello perforatore. La trivella ruota su se stessa , mossa da
un motore. L'asta di trivellazione è sostenuta da una torre metallica alta circa 50
metri. A mano a mano che l'asta perfora il terreno si calano dei tubi di ferro per
impedire che le pareti franino. L'asta di metallo è cava all'interno. Durante la
perforazione del terreno, nell'asta viene pompato a forte pressione uno speciale fango
che, uscendo attraverso lo scalpello perforatore, trascina in superficie il materiale
scavato. Quando si raggiunge il giacimento, il petrolio grezzo sale in superficie, ma più
spesso deve essere pompato, poi il petrolio grezzo
viene convogliato nelle
raffinerie per essere
lavorato. Spesso il petrolio grezzo giunge nella raffineria per mezzo di un oleodotto. Nella raffineria il petrolio viene
riscaldato nel forno di
vaporizzazione dove passa allo
stato di vapore. Poi il vapore viene convogliato nella torre di distillazione e attraverso complesse lavorazioni, le sostanze che compongono il
petrolio vengono separate, raffreddate e fatte diventare liquide (gas liquefatto, benzina, cherosene,
gasolio, olio combustibile).
Questi prodotti vengono chiamati combustibili perché
sono sostanze capaci di bruciare all'aria, fornendo energia. L'industria petrolchimica riesce sd ottenere direttamente da
petrolio o dai residui della sua lavorazione circa 3000 prodotti. I principali prodotti
del petrolio sono: lubrificanti, anticongelante, detersivi, vernici, bitume, insetticida,
acetone, gomma sintetica, plastica, ferilizzanti, ammoniaca. Il petrolio e i suoi prodotti
sono utilissimi per il progresso tecnico dell'uomo, ma sono tra i maggiori responsabili
dell'inquinamento. Il fumo e i gas (specialmente l'anidride solforosa) che escono dalle
raffinerie e dagli stabilimenti petrolchimici iquinano l'aria con grave danno per la
natura. Il petrolio che viene scaricato in mare durante l'operazione del lavaggio delle cisterne inquina il mare. I detersivi non
sono tutti biodegradabili, cioè non possono essere trasformati dai
batteri naturali; inquinano l'acqua dei fiumi e fanno morire piane e animali. Gli insetticidi che i contadini spargono sulle
coltivazioni, per far morire gli insetti nocivi, avvelenano il terreno e le acque dei
fiumi. I motori delle auto, bruciando benzina, fanno uscire
dai tubi di scappamento due potenti veleni: il piombo tetraetile e l'ossido di carbonio.
piattaforma petrolifera
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