Le professioni diventano innovative
Lo spazzacamino del 2000 non ha abiti neri e sporchi di fuliggine, ha detto addio anche a palette e raspe. Oggi, si chiama tecnico fumista, opera in camice bianco e con sofisticate attrezzature elettroniche. A spasso fra le nuvole.
Fino a pochi decenni fa il mestiere dello spazzacamino sembrava superato e le sue gesta romantiche consegnate alla memoria collettiva. Oggi, invece, è tornato a essere un lavoro che offre diverse possibilità, legate alla sicurezza degli impianti di riscaldamento, al risparmio energetico, all'ecologia. Certo occorre aggiornarsi e andare a scuola. Non bastano più gli antichi attrezzi del mestiere (ragno, riccio e raspa) che annerivano di fuliggine gli spazzacamini sui tetti, coi loro classici cappelli a cilindro. L'Anfus (Associazione nazionale fumisti spazzacamini) e la Confartigianato (Associazione dei lavoratori artigiani) si sono unite per organizzare una scuola.
Prima di infilarsi la classica tuta nera, i moderni spazzacamini indossano camici e guanti bianchi, per usare tecnologie sofisticate come sonde, telecamere e computer, che servono per diagnosticare lo stato delle canne fumarie e degli impianti, per poter poi intervenire con la precisione di un chirurgo.
Che cosa è richiesto a un giovane per diventare spazzacamino?
Oltre alla predisposizione, sono necessari pochi e semplici prerequisiti: spirito di osservazione, equilibrio per camminare sui tetti, una discreta conoscenza scientifica e tecnologica, saper usare bene le mani come tutti gli artigiani. Ultimamente anche il Parlamento europeo si è interessato a questo antico mestiere tornato alla ribalta.
Ma chi sono gli spazzacamini? Quando nel 1922 è nata l'Associazione nazionale fumisti e spazzacamini (Anfus), i "tecnici fumisti", come si chiamano oggi gli spazzacamini, erano sì e no alcune decine. Oggi sono quasi duemila, fra cui una decina di donne.
Alcuni arrivano a questo mestiere per svolgerlo a tempo pieno, dopo esperienze di vari lavori. La maggioranza lavora già in proprio o in ditte del settore e si qualifica per offrire un servizio in più.
Altri intravedono il loro futuro sui tetti, in seguito alle recenti normative in materia di risparmio energetico (con seimila spazzacamini l'Italia risparmierebbe 260 miliardi all'anno) e di sicurezza degli impianti (il 76% delle intossicazioni mortali è dovuto al cattivo funzionamento delle canne fumarie). Una figura romantica e insieme moderna è quella dello spazzacamino, in cima a un tetto, "a un passo dal cielo".
Riduzione e adattamento da
Q.Cappelli, Giornale di San Patrignano, 1996.