IL POTERE AUTODEPURANTE DELL'ACQUA
Un tempo l'acqua si autodepurava grazie
all'evaporazione e all'intervento dei batteri aerobi, ma ora, con il crescere
delle contaminazioni chimiche e batteriologiche, sta a poco a poco perdendo
questa capacità.
In condizioni normali le sostanze sospese nell'acqua si depositano sul fondo
e i batteri scindono le molecole organiche trasformandole in anidride carbonica,
fosfati, nitrati ed acqua, molecole che vengono poi riutilizzate rientrando
quindi nei cicli biologici.
Questo processo necessita di ossigeno per cui, se l'ossigeno disciolto nell'acqua
viene consumato dai batteri aerobi per l'eccesso di sostanze da trasformare,
il potere autodepurante dell'acqua viene meno.
Quindi la grande quantità di sostanze organiche scaricate nelle acque
dalle fognature che raccolgono le acque reflue degli edifici e dai canali
di scolo che drenano il terreno, determina uno squilibrio a danno della
capacità autodepurante dell'acqua.