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LE LEGGI
AI TEMPI DEI
NOSTRI NONNI
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Nel 1923 la Riforma
Gentile trasforma radicalmente la concezione dell'insegnamento per ogni
ordine di scuola in quanto:
- viene esteso in alcune zone d'Italia l' obbligo scolastico fino al quattordicesimo
anno;
- viene affermato il principio della libertà d'insegnamento;
- viene riconosciuta la scuola privata;
- viene riconosciuto il valore fondamentale dell'insegnamento dell'istruzione estetica e
religiosa;
- vengono introdotti elementi di cultura umanistica anche nelle scuole ad indirizzo
professionale
- viene introdotto l'esame di stato.
La riforma fu firmata durante i primi tre anni del governo Mussolini e si basa su una concezione
aristocratica della cultura e dell'educazione. La scuola secondaria e superiore deve
essere riservata a pochi anzi "ai migliori per intelletto e per censo"
Gramsci dal carcere scriverà: "[...] la
riforma Gentile ha il grave torto di separare la scienza dalla tecnica, il lavoro
intellettuale da quello manuale [...]", distinzione che ancora ci
portiamo avanti!
Dopo la quinta, chi vuole proseguire gli studi fino
all'Università deve sostenere un esame di ammissione alla scuola media, tutti gli altri
possono frequentare le scuole di avviamento al lavoro, praticamente prive di sbocchi
superiori.
Con la soppressione della scuola tecnica i ceti popolari
vengono privati di uno degli strumenti fondamentali di promozione culturale e sociale
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Nel 1935-36 il Ministro Segretario di Stato per l'Educazione
Nazionale attua la "bonifica fascista della scuola",
al fine di organizzare il consenso sociale: è in quest'ottica che vanno considerati i
calendari fascisti, gli annuari, le inaugurazioni, le conferenze, i discorsi e le
esercitazioni saggistiche, la scelta dei libri di testo.
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Nel 1939 il Ministro Bottai presenta al Gran Consiglio del
Fascismo la "Carta della scuola", contenente ventinove
dichiarazioni programmatiche. Nel luglio 1940 viene quindi varata una legge secondo cui per
la difesa della razza gli alunni ebrei vengono esclusi dalla scuola pubblica e privata:
per loro vengono istituiti ghetti scolastici.
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