I Celti sono una popolazione indoeuropea che divenne sedentaria in occidente: un insieme di popoli legati dalla cultura, dall'arte e dalla religione. Rifiutavano del tutto l'autoritarismo ed avevano una concezione originale della libertà individuale.
Un gran rilievo assume la lingua celtica poiché rappresenta la base dell'unità linguistica europea. La lingua celtica sopravvive in Irlanda, Cornovaglia, Bretagna e Scozia.
Con i Greci si sviluppa un primo concetto di democrazia: l'assemblea popolare stabiliva la soluzione definitiva riguardo la pace, la guerra, la finanza, la legislazione e le opere pubbliche.
Le Olimpiadi erano un segno di pace e fratellanza; cultura, arte, religione e lingua garantivano, invece, la trasmissione della memoria storica e dei valori morali tradizionali.
La filosofia era intesa come una ricerca sistematica della sapienza attorno ai problemi della vita. L'educazione, espressa da Omero e diffusasi nei valori e nei comportamenti dell'Europa di oggi, privilegiava l'etica della saggezza, della comprensione, un ideale agonistico della vita e soprattutto il rispetto degli altri.
La romanizzazione dell'Europa porterà ad un'unità politica, territoriale e ad un'integrazione di etnie diverse.
I vari territori dell'impero romano erano difatti uniti da una stessa lingua, cultura e arte che sviluppano valori, immagini e l'ideale del bello tipico del mondo greco.
Con Carlo Magno e il Sacro Romano Impero i Germani, gli Slavi, considerati barbari dai Romani, vennero chiamati a costruire il "nuovo volto europeo".
In quello stesso periodo la cristianità divenne un importante progetto di unificazione dell'occidente: ma rimase solo un ideale.
Sorsero anche nuovi regimi, le città divennero il simbolo dell'indipendenza dall'autorità imperiale e si formarono nuovi sovrani quali la Francia, l'Inghilterra e la Spagna. Inoltre l'università divenne un fenomeno europeo medievale: tutte le più grandi rilasciavano una licenza di insegnamento, avevano una loro autonomia giuridica, il diritto allo sciopero ed il monopolio del conferimento dei grandi studenti.
Si moltiplicarono secondo il modello parigino e bolognese: l'università di Bologna era difatti la più antica ed era governata dagli studenti.
In questo stesso periodo si diffusero una serie di valori che alimentarono l'unità culturale degli europei quali, ad esempio, il culto della bellezza, l'esaltazione della dignità dell'uomo, ricerca di un nuovo rapporto tra presente e passato.
Vi fu anche un abbandono del principio medievale "IPSE- DIXIT", espressione con la quale, tenendo conto dell'autorità del maestro ritenuto infallibile, si metteva fine ad ogni discussione su un particolare argomento.
Lo sviluppo della stampa e delle stamperie consentirono la diffusione della nuova cultura e del pensiero scientifico.
Inoltre università e corti divennero i veri centri del Rinascimento europeo.
E' conosciuto come il movimento culturale e ideologico che valorizza i diritti inalienabili dell'uomo e il cui elemento dominante è la "ragione".
Ebbe come conseguenza un riscatto dell'uomo e dei popoli europei attraverso la liberazione da intolleranze, da superstizioni, dall'ossequio per le tradizioni e per le monarchie assolute.
Ci fu anche una chiara ed agile esposizione dei contenuti della cultura, resi comprensibili a tutti.
Emergeva in quegli stessi anni il concetto di cosmopolitismo secondo il quale ogni cittadino d'Europa e del mondo doveva essere interessato alle riforme e al progresso.
Sorto in Germania e diffusosi nel resto d'Europa e poi in America, fu un movimento culturale che esaltava il medioevo.
Fu importante per aver creato le varie nazioni europee in cui i popoli erano i custodi delle loro caratteristiche più profonde.
In quegli stessi anni, l'impegno patriottico e l'amore per la libertà, furono gli ideali che spinsero i patrioti romantici ad andare oltre i confini delle proprie nazioni per combattere al fianco dei popoli non ancora liberi.