I profondi mutamenti di vita e di alimentazione , avvenuti in Italia nel breve spazio di un ricambio generazionale , hanno contribuito a produrre alcuni tangibili effetti positivi : miglioramento dello stato di nutrizione della popolazione nel suo complesso e in particolare di quella delle campagne e dei quartieri poveri delle grandi città; scomparsa di malattie da carenza di nutrienti e di forme di malnutrizione proteico-calorica della prima infanzia ancora presenti 40-50 anni fa; aumento della statura media; aumento della durata media della vita oltre i 70 anni; riduzione a livelli minimi dell'incidenza di malattie infettive e parassitarie nonché della relativa mortalità etc. Ma i detti mutamenti del sistema di vita hanno anche contribuito a determinare sul piano sanitario vari effetti negativi: in particolare un deciso aumento del sovrappeso e dell'obesità fin dall'età pre-scolare, nonché, per gli adulti, un considerevole incremento di malattie degenerative e metaboliche e della relativa mortalità.
La traccia da seguire, come linea generale , può
essere il ritorno ad un'azione quanto più possibile generalizzata
di quel modello alimentare mediterraneo che, oggi viene giudicato
come il più adatto a proteggere la salute dalle "malattie
da benessere". Si dovrebbe dare più spazio alla frutta
ritenuta indispensabile nell'infanzia e nell'adolescenza. Il fatto
è che la frutta non viene reclamizzata, e si sa bene quanto
la TV influenzi i consumatori. La frutta è in TV un prodotto
non trainato, e quindi il suo consumo rappresenta un fatto occasionale
che nei bambini è talvolta
vissuto come un obbligo.