Si definisce AIDS la sindrome da immunodeficienza acquisita, che consiste in una grave alterazione delle difese immunitarie dell'organismo (coinvolge una particolare classe dei globuli bianchi), che insorge in individui senza alcun precedente di malattia in questo campo. L'AIDS è causata da un virus, appartenente alla famiglia dei retrovirus, oggi comunemente definito HIV (Human Immunodeficiency Virus), ma che alla sua scoperta (1984) fu inizialmente indicato come HTLV-III o LAV. Recentemente è stato scoperto un secondo virus responsabile della malattia. L'HIV penetra in particolari linfociti, distruggendoli e provocando una profonda alterazione della risposta immunitaria. Le persone colpite risultano estremamente vulnerabili a diverse malattie (infezioni, tumori) che, in condizioni immunologiche normali non sarebbero in grado di instaurarsi. Nel caso specifico, tali infezioni vengono dette opportuniste. L'AIDS, si può contrarre in diversi modi: 1) attraverso rapporti sessuali che avvengono con persona infetta 2) attraverso trasfusioni di sangue fornito da donatori infetti 3) attraverso scambio diretto di sangue, ad esempio tra tossicodipendenti che utilizzano siringhe in comune 4) al momento del parto, attraverso il sangue placentare di madri infettatesi in precedenza. Per il momento non esistono trattamenti efficaci, né per combattere il virus né per rimediare all'immunodeficienza. Sono però in corso studi per un vaccino

Malattie infiammatorie del fegato, acute o croniche, causata da agenti infettivi o tossici, da medicamenti o da alcool.

Le più comuni forme di epatiti sono l’epatite virale, l’epatite da farmaci e l’epatite alcolica.

• Epatite virale: è causata da un virus che produce nel fegato lesioni infiammatorie e necrotiche. Le epatiti virali si dividono in tre gruppi: l’epatite da virus A, l’epatite da virus B, l’epatite da virus C (o epatite non A- non B).
• Epatite A: causata da un virus a RNA e viene diffuso nell’ambiente attraverso le feci, o indirettamente attraverso acqua o alimenti inquinati.
• Epatite B: causata da un virus a DNA che è trasmesso per via parentale, più frequentemente mediante aghi contaminati o sangue infetto. La più comune modalità di contagio è rappresentata dalla trasfusione di sangue; un’altra importante modalità di contagio, che incide in particolare modo negli omosessuali è la trasmissione venerea, perché il virus può essere eliminato con le secrezioni organiche.
• Epatite C: causata da numerosi virus ancora non perfettamente conosciuti che si possono trasmettere con modalità analoghe a quelle degli agenti dell’epatite di tipo A o di tipo B. Tra i virus che causano l’epatite va ricordato l’agente Delta, un virus difettivo che se associato al virus dell’epatite B può dare una forma molto grave e frequentemente mortale di epatite (epatite fulminante).