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Teoria cinetica e particellare

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Per spiegare il comportamento dei gas ideali venne proposto, già verso il 1750, il seguente modello di gas:

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  1. Un gas consiste di un grandissimo numero di particelle, atomi o molecole, assimilabili a sfere rigide, incomprimibili.
  2. Il volume delle particelle è trascurabile in confronto al volume totale (il volume del gas) entro il quale sono libere di muoversi, cioè le dimensioni delle particelle sono piccole in confronto alla loro distanza media.
  3. Tra le particelle non esistono né forze di attrazione né di repulsione in altre parole il loro moto è rettilineo uniforme.
  4. Le particelle sono continuamente in moto, in tutte le direzioni. I loro urti contro le pareti del recipiente sono perfettamente elastici, cioè non vi è perdita di energia cinetica per urto. Le molecole rimbalzano dalla parete esattamente con la stessa velocità che avevano prima dell’urto.
  5. L’energia cinetica media (dovuta al moto) e la velocità delle particelle sono direttamente proporzionali alla temperatura assoluta del gas. L’energia cinetica di un corpo è data dal prodotto della sua massa per il quadrato della sua velocità diviso per due (1/2 mv²). Quindi 1/2 mv² µ T, dove µ significa "è proporzionale a" o "varia come".

Si considera che le ipotesi 2 e 3 definiscano le proprietà di un gas ideale a livello submicroscopico e molecolare.