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Per
spiegare il comportamento dei gas ideali venne proposto, già verso il 1750, il seguente
modello di gas:
- Un gas consiste di un grandissimo numero di particelle, atomi o molecole, assimilabili a
sfere rigide, incomprimibili.
- Il volume delle particelle è trascurabile in confronto al volume totale (il volume del
gas) entro il quale sono libere di muoversi, cioè le dimensioni delle particelle sono
piccole in confronto alla loro distanza media.
- Tra le particelle non esistono né forze di attrazione né di repulsione in altre parole
il loro moto è rettilineo uniforme.
- Le particelle sono continuamente in moto, in tutte le direzioni. I loro urti contro le
pareti del recipiente sono perfettamente elastici, cioè non vi è perdita di energia
cinetica per urto. Le molecole rimbalzano dalla parete esattamente con la stessa velocità
che avevano prima dellurto.
- Lenergia cinetica media (dovuta al moto) e la velocità delle particelle sono
direttamente proporzionali alla temperatura assoluta del gas. Lenergia cinetica di
un corpo è data dal prodotto della sua massa per il quadrato della sua velocità diviso
per due (1/2 mv²). Quindi 1/2 mv² µ
T, dove µ significa "è proporzionale a" o
"varia come".
Si considera che le ipotesi 2 e 3 definiscano le
proprietà di un gas ideale a livello submicroscopico e molecolare.
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