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L’abbassamento della falda idrica legato a quello dell'alveo del Po, minaccia fin dalla radice l’esistenza di tutti quei bodri che, per evoluzione naturale, per incuria,per posizione geografica od altro, non mantengono uno specchio d'acqua dalle minime capacità vitali. Oggi la maggior parte dei bodri cremonesi versa in condizioni precarie;molti di essi sono già stati soppressi e continuano ad esserlo impunemente, ridotti a discariche di rifiuti di ogni genere o colmati e definitivamente guadagnati all'agricoltura in seguito alla diminuita ed inutilizzabile capacità idrica ovvero al totale prosciugamento.
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