|
I SOLCHI DI EROSIONE Descrizione delle osservazioni geologiche effettuate sul campo
Il pendio sul quale ci troviamo ha un'acclività di 30°; la sua esposizione è a nord-est e la superficie è ricoperta per il 30% da suolo, mentre per il restante 70% affiora un sedimento sabbioso. Si tratta di una arenaria di colore giallognolo con presenza di solchi e senza traccia di fossili e calcari. Essa presenta due tipi di forme erosive: solchi e nicchie di distacco. Il solco di erosione orientato a nord-ovest e con un'acclività di 15°, è profondo fino a 180 cm e largo 2 m e mezzo. Ai lati, ove il suolo è meno acclive, è' coperto per il 20% da alberi, Quercus suber (quercia da sughero) per il 70% da arbusti come Spartium junceum (ginestra) e Cistus incanus (cisto) e per il 10% da erbe come Asphodelus microcarpus (asfodelo) . Inoltre si osserva chiaramente che l'erosione ha fatto affiorare le radici degli alberi, eliminando il suolo e con esso la copertura erbacea. Notiamo la presenza di una piccola nicchia di distacco sul lato destro del solco, la cui formazione è dovuta all'erosione sul fondo del solco stesso, che produce lo scalzamento e il crollo delle pareti. I processi erosivi hanno causato nelle arenarie dei solchi che sono stati scavati per effetto dello scorrimento sul pendio dell'acqua piovana. Si può osservare però che l'azione erosiva è molto intensa anche a causa del passaggio nei solchi di mountain-bike e motociclette che accelerano i fenomeni erosivi naturali. Alla base del pendio sono evidenti gli accumuli di detrito sabbioso trasportati dall'acqua. |